Le trattative, gli incroci e le nomine al Politeama: le strade di Fiorita per riformare una maggioranza

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il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita
  09 settembre 2024 17:20

Sono i giorni delle trattative. Non sarà affatto facile per il sindaco Fiorita coagulare una (resettata) maggioranza al Comune di Catanzaro dopo la decisione shock di azzerare la Giunta e il passaggio all'opposizione dell'ex alleato Antonello Talerico. Il primo cittadino può contare sulla riluttanza (maggioritaria) degli attuali consiglieri ad abbandonare anzitempo il proprio scranno e sullo spauracchio di un commissariamento - in caso di fallimento dell'operazione - lungo quasi un anno. 

LE STRADE POLITICHE- Quali sono i nodi da risolvere per Fiorita? Certamente, rasserenare il clima nella sua area 'd'elezione'. Quel campo largo di centrosinistra che vuole contare di più nelle scelte e che ha chiesto una ricalibratura politica rispetto all'alleanza con un fetta di centrodestra. Insomma, un film diverso rispetto ai primi due anni. Da questo punto di vista, l'apertura ad Azione (che poi è stata reciproca in Aula) andrebbe esattamente in questa direzione. Lo stesso Donato ha confermato che le interlocuzioni con il sindaco sono state continue, così come lo sono state fra Fiorita e il segretario provinciale del partito di Calenda, Roberto Guerriero (più dialogante nel tempo rispetto allo stesso Donato e al consigliere Gianni Parisi, forse il meno conciliante del gruppo rispetto all'ipotesi di ingresso in maggioranza). Di tentativi ce ne sono stati tanti, chissà se questa sarà la volta buona. Una mano tesa, il sindaco Fiorita potrebbe averla da uno dei politici che ha avuto più influenza sulla città negli ultimi decenni e che, in questa fase, più che in seconda fila è proprio dietro le quinte. Domenico Tallini, in una delle più recenti uscite pubbliche sulla situazione al Comune di Catanzaro (quando il tagliando sembrava 'light') aveva detto nel corso della trasmissione di Catanzaro Capitale di essere disponibile a consolidare l'azione dell'attuale Amministrazione e che consiglieri (di maggioranza e di opposizione) lo chiamavano spesso per ottenere delle indicazioni dall'ex presidente del Consiglio regionale. In una fase del genere, c'è da scommettere che Tallini non sia rimasto con le mani in mano. Il lavorio da tessitore potrebbe concentrarsi su quei consiglieri, nel recente passato considerati nell'area Talerico, ma che sarebbero restii a mandare a casa Fiorita (e se stessi).   

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LE NOMINE AL POLITEAMA- Attenzione, ci sono poi le strade parallele che s'incrociano. Fiorita non ha infatti a disposizione soltanto le postazioni della Giunta ma anche il pacchetto di nomine alla Fondazione Politeama (dg, sovrintendente e revisori), il cui termine per partecipare agli avvisi è stato riaperto. Da tempo il nome più gettonato per il posto di sovrintendente - attualmente ricoperto da Gianvito Casadonte - è quello del direttore artistico del Festival d'Autunno Antonietta Santacroce. Ma, a questo punto, non è detto che quell'incarico non s'incroci, per l'appunto, con l'assessorato alla Cultura.  

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DOMANI LE 'RAGIONI' DI TALERICO- Intanto domani, in conferenza stampa, Antonello Talerico spiegherà le ragioni del passaggio all'opposizione. Da quelli parti si farà notare come l'atteggiamento di Fiorita non sia affatto piaciuto. Sia perché erano stati chiesti alcuni 'cambi di passo' amministrativi (più risorse per manutenzione strade e verde pubblico) sia perché il sindaco non ha mai difeso l'operato dell'area Talerico a fronte delle critiche provenienti da sinistra, anzi il primo cittadino additava il consigliere regionale come elemento frenante. Talerico sarebbe stato disponibile anche a perdere un assessore per la contrazione dei suoi consiglieri (visto che numericamente è venuto meno Scarpino e, di fatto, anche Lostumbo) ma poi si è ritrovato il sindaco con l'idea di azzerare del tutto l'esecutivo municipale. La fine di una strana ma comunque lunga alleanza. (g.r.)

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