di NUNZIO RAIMONDI
Mentre tutti ci prepariamo a vivere le nostre agognate vacanze,il meritato riposo dopo un inverno di duro lavoro e sacrifici,il mio pensiero va ai malati ed ai detenuti,alle tante persone che vivranno anche questa stagione estiva nella sofferenza e nel bisogno.
La disastrata sanità calabrese rende ancora più difficile la condizione di tanti “ultimi” e “non protetti” confermando che uno Stato che non si occupa degli ultimi non può dirsi nazione civile.
Ebbene,il “decreto Calabria”, trionfalmente sbandierato come panacea di tutti i mali,non decolla ed i nostri malati (non si dimentichi che la sanità è per loro,non per gli operatori sanitari...)giacciono in condizioni pietose, mentre noi ci crogioliamo in laboriose abluzioni!
E che dire dei detenuti?
Giorni fa’ apprendo dai media che un agente di polizia penitenziaria ha meritevolmente fatto il proprio dovere salvando un detenuto dal suicidio.La notizia è stata divulgata al fine di proporre l’agente per un encomio.
Pensate!Non una parola per quel poveraccio che giaceva in carcere e sulla sua condizione di PERSONA UMANA che aveva deciso di farla finita.Non una riflessione sullo stato delle carceri,sui motivi di quell’insano gesto,su chi sapeva e doveva provvedere! Soltanto l’encomio per chi è intervenuto tempestivamente..e del problema (che non è solo della carenza di personale ma di sistema) non se ne parli più.
E ieri un’altra notizia:un altro detenuto c’è l’ha fatta a tornare al Creatore.Era conclamatamente affetto da gravi disturbi psichici ma,benché abbia trovato sulla sua strada un difensore d’ufficio (forse la sua funzione supera,magari, le “urgenze” sul gratuito patrocinio...) che lo ha presto detto ad un giudice,non c’è stato nulla da fare.Non ha trovato un agente di polizia penitenziaria meritevole d’elogio...e se ne è andato!
Gli Avvocati,vorrei dire a chi pontifica in questi giorni sul ruolo della categoria(sono certo che da lunedì in poi avremo nuove sortite anche su questi argomenti,copiati -come tanti altri- e riproposti puntualmente come originali ed innovativi...),SI OCCUPANO DELLA TUTELA DEI DIRITTI, particolarmente di quella dei deboli e non protetti.
Quindi,dove vanno gli Avvocati nei caldi giorni di fine luglio?
Si riuniscono per “riorganizzare” la Scuola Forense (magari per modificarne lo Statuto per assegnare la Direzione a qualche non Consigliere dell’Ordine molto prodigo nell’ultima campagna elettorale) oppure per istituire “Commissioni Miste” (alla presidenza delle quali chiamare i “prodi” portatori di voti che,nelle ultime elezioni,malauguratamente non ce l’hanno fatta...quantunque sia stato comunque ottenuto l’obiettivo principale di scansare il pericolo,eseguendo puntualmente gli ordini di scuderia,di ritrovarsi “l’intruso” in Consiglio...),et similia?
Belli miei,non avete capito niente:le emergenze per gli Avvocati,sono ben altre!
Se volete proprio pontificare,andate prima a studiare Voltaire:“Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri,poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una Nazione”.
Il primo Consiglio dell’Ordine del vero cambiamento cambi l’ordine del giorno e si svolga nell’Ospedale “Pugliese” oppure nella casa circondariale “Caridi” di Catanzaro.
Così si farà capire a tutti quali sono le vere emergenze per gli Avvocati !
E sia detto chiaro e tondo: La storia dell’Avvocatura è tempestata di impegno civile,non certo di “favori e di dispetti”.
Chi ha orecchi da intendere...
Buone ferie a tutti.
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