Le voci dentro la manifestazione di domani: "Gratteri sta facendo bene il suo lavoro: basta con il muro di omertà. Domani il vero cambiamento"

Domani ci sarà la manifestazione a Catanzaro a sostegno del Procuratore Nicola Gratteri. L’iniziativa è nata dalla società civile. Fra i promotori c’è Sarah Yacoubi, dipendente dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, sindacalista della Uil e docente universitario a contratto di trasparenza anticorruzione e privacy all'Unipegaso.

Come nasce e come ha aderito questo gruppo di persone che darà vita domani alla manifestazione pro Gratteri? "Nasce da persone libere, che si sono detti che non possiamo permettere che il Procuratore, i suoi colleghi e le Forze dell'Ordine si sentano soli. La Calabria onesta e libera deve far sentire la propria vicinanza. Questo non vuol dire entrare nel merito delle indagini. Non ci compete e non è il nostro fine, né tantomeno colpevolizzare nessuno degli indagati. La nostra è semplicemente una chiara presa di posizione per far capire da che parte stiamo. Tutto qui".

Sarah Yacoubi

Gratteri è uno dei procuratori più ascoltati e famosi in Italia in questo momento, aveva davvero bisogno di questo supporto in piazza?

“Premetto che ho conosciuto il procuratore Gratteri e lo ritengo persona preparata e onesta, ma guardando l'Italia di oggi mi chiedo: siamo davvero con Gratteri? Mi pare proprio di no. Io invito tutti a sostenere il dottor Gratteri con i fatti e non con le parole. Bisogna rompere il muro di omertà. Tutti questi attacchi al procuratore Gratteri sono la dimostrazione che sta facendo bene il suo lavoro, che ovviamente fa paura ai malavitosi storicamente capaci solo di colpire alle spalle. Il procuratore Gratteri merita solidarietà e il riconoscimento da parte tutti noi e domani sarà l'inizio del cambiamento. La manifestazione di domani è una manifestazione pacifica ma anche l'inizio del cambiamento, cambiare il Sud è possibile se ci s’impegna in prima persona”.

Il sentimento di giustizia. Come siamo messi in Italia e in Calabria?

“La mafia non è affatto invincibile, come tutte le storie ha un inizio e una fine. Bisogna rendersi conto che è un fenomeno serio e molto grave. Se non si fa la prevenzione diventa metastasi, prevenire con coraggio e onestà. La società si deve muovere nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore. La nostra libertà, il nostro futuro dipende dalle nostre scelte, non si può continuare a girare la testa dall'altra parte. Oggi più che mai bisogna assumere delle responsabilità le nostre responsabilità, se rimaniamo fermi nulla cambierà”. (g.r.)

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