L'editore Rubbettino pubblica l'opera omnia di Saverio Strati

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Florindo Rubettino
  23 ottobre 2019 11:52

Sarà "Tibi e Tascia", forse il suo romanzo più amato, con prefazione di Goffredo Fofi, ad inaugurare l'opera omnia di Saverio Strati che Rubbettino Editore pubblicherà da dicembre. Il piano editoriale prevede due uscite all'anno. Tra le prime si annunciano "La Teda", "Il Selvaggio di Santa Venere" e il romanzo inedito "Tutta una vita".

"Benché la pubblicazione di un'opera omnia rechi sempre con sé un intento chiaramente celebrativo - é detto in una nota della casa editrice - Rubbettino, con questa collana, intende presentare le opere di Strati in un modo attuale e fresco, come se fossero delle prime edizioni. L'obiettivo è quello di non cedere alla tentazione di 'musealizzare' lo scrittore, di porlo su un piedistallo, rendendolo di fatto, lontano, inaccessibile".

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"È necessario - afferma l'editore Florindo Rubbettino - che la cultura italiana riscopra veramente Saverio Strati, al di là dei proclami e della retorica, e lo si può fare in un unico modo: leggendo le sue opere. Per questa ragione abbiamo deciso di ripubblicare i libri del maestro di Sant'Agata del Bianco in maniera non convenzionale, con una grafica vivace e affidando i testi introduttivi a intellettuali, giornalisti e scrittori contemporanei".
"La ripubblicazione delle opere di Saverio Strati - prosegue il comunicato - è stata fortemente voluta dalla Rubbettino, che ha firmato di recente il contratto per l'acquisizione dei diritti di tutti i testi, editi ed inediti, con il figlio dello scrittore, Giampaolo, anche grazie all'intermediazione preziosa di Palma Comandè, nipote dello scrittore e profonda conoscitrice dell'opera letteraria di Strati".
"A dire il vero - prosegue Rubbettino - avevamo intenzione di ripubblicare le opere di Strati quando ancora lo scrittore era in vita, ma la situazione dei diritti non era ben definita e il maestro non era ancora rientrato in possesso di molte delle sue opere più importanti. Dispiace a me per primo che Strati, che negli ultimi anni si sentiva un po' tradito dalla sua stessa terra, non possa vedere la nascita di quest'opera".
L'iniziativa non è nuova per il catalogo Rubbettino, che accoglie già l'opera omnia di Leonida Repaci, unitamente a grandi classici, spesso dimenticati, di autori come Corrado Alvaro, Grazia Deledda, Mario La Cava, Raoul Maria De Angelis, Sharo Gambino e Francesco Perri.
Saverio Strati, le cui opere sono state pubblicate in prima edizione da Mondadori, è scomparso il 9 aprile del 2014 a Scandicci (Firenze), dove viveva ormai da molti anni. Era nato in Calabria, a Sant'Agata del Bianco, nella locride, terra feconda di storie e di grandi scrittori. La sua vicenda umana e culturale è esemplare. Abbandonati gli studi subito dopo la scuola elementare per fare il muratore, potè proseguirli solo dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Suo nume tutelare fu il critico Giacomo Debenedetti, che Strati conobbe durante gli studi universitari a Messina. Sarà lo stesso Debenedetti a presentare Strati a Mondadori, che pubblicò nel 1956 il suo primo libro, la raccolta di racconti "La Marchesina".

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Con il romanzo "Il selvaggio di Santa Venere", tra le prime opere di narrativa ad affrontare il tema della 'ndrangheta, Strati vinse il Premio Campiello nel 1977. La giuria era presieduta dallo scrittore Piero Chiara.
"Saverio Strati - conclude la Rubbettino - fu un autore molto prolifico. I suoi scritti hanno sempre avuto come tema la Calabria e i calabresi, segno di un amore profondo e contraddittorio con la sua terra che amava visceralmente ma dalla quale forse non fu mai adeguatamente ricambiato".

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