L'editoriale. Catanzaro che città è? La politica tutta rivaluti il proprio ruolo

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  14 ottobre 2024 11:54

di ENZO COSENTINO

Catanzaro, Capoluogo della Calabria, è una Città viva? Catanzaro, è sulla strada, pericolosa, del declino? Interrogativi che “mordono”, interrogativi dalla difficile risposta!

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Catanzaro è una Città che, comunque, ha bisogno di una rigenerazione. Nei metodi di gestione dei suoi apparati istituzionali, della burocrazia (ma svincolata da ingerenze della politica e non soltanto), degli stessi cittadini nell’osservanza delle regole una volta che queste diventano Legge a tutti gli effetti.

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E poiché la politica è il volano decisionale ne consegue che proprio la politica deve compiere nella nostra Città un salto di qualità. Piuttosto che quello della…quaglia.

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“Piccole”(tante) e grandi opere da realizzare. Un banco di prova difficile ma non impossibile, dunque, attende in primis il Sindaco Nicola Fiorita, il rinnovato esecutivo, tutto il Consiglio di Palazzo de Nobili.

E’ la prova del nove, senza possibilità di altre, per maggioranza e opposizione. Per chiudere la lista: i partiti. Soggetti importanti nell’abito dei quali - fatto salvo il diritto della discussione democratica sulle problematiche interne e sul loro modo di essere nelle Istituzioni- le scelte devono arrivare a sintesi. Il Partito più atteso a dover dare risposte è, soprattutto, il PD che nel Capoluogo è forza di governo. Ma anche i partiti del centrodestra non sono esenti da situazioni, forse meno appariscenti, di differenziazioni.

Un male comune negli opposti schieramenti è la demagogia. E operare politicamente adottandola alla fine potrebbe essere un boomerang.

Sul rovescio della medaglia, fuori dai tormentoni del “politichese”, nel Capoluogo, per fortuna dei cittadini, esiste e cresce una realtà operante che è quella della rete di associazioni, movimenti, gruppi vari guarda alle tematiche del sociale, cioè di tutte quelle “piccole” iniziative che sopperiscono all' assenze di una sanità migliore. Catanzaro può e deve essere migliore!  

Come in realtà lo deve essere tutta la Calabria specialmente in un momento in cui il suo sviluppo organico e razionale,ben calibrato nel suo insieme di realtà geo-politica si appresta a "sopportare" quella riforma che "viene da lontano" quale è la autonomia differenziata. 

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