di ENZO COSENTINO
Ultimi scampoli della fase 2 della campagna elettorale a Catanzaro. La politica catanzarese, con il groviglio dei suoi affanni e delle tante contraddizioni, è al giro di boa. Domenica 26 è “l’ora solenne” del ballottaggio per tirar fuori dalle urne il nome del nuovo sindaco. Gli elettori catanzaresi - è auspicabile facciano lievitare verso l’alto la partecipazione anziché l’astensionismo- devono scegliere fra Valerio Donato (il “civico” comunque targato anche “centrodestra” per il sostegno che gli hanno garantito, questa volta compatti, FI, Lega e FdI, UDC e altre “variabili”) e Nicola Fiorita, espressione “dura e pura” del centrosinistra.
A sentire per strada gli umori di tante persone comuni, si percepisce un certo disagio, e tanta indecisione, per la scelta. Grande attesa, quindi, per il risultato di domenica sera a spoglio ultimato. Il finale di campagna elettorale, è sotto gli occhi di tutti, si è trasformato in una tenzone caratterizzata da scambio di colpi a volte anche bassi. Questo è lo scenario, il palco sul quale recitano gli attori protagonisti e le comparse. Catanzaro ha bisogno di un futuro e quindi di una sterzata, sul piano etico, realista, trasparente, legalitaria, che deve darsi la politica intesa come mission e non come occasione “lavorativa”. Una situazione dalla quale ci si dovrebbe uscire dopo il voto del 26 giugno prossimo.
E’ di ieri un post del senatore e parlamentare europeo catanzarese, Donato Veraldi, che ha scritto pagine di buona politica in tutti i suoi ruoli politici e istituzionali e del quale riproponiamo un stralcio con riferimenti alla nostra Catanzaro: “Si viveva felici. Gli abitanti, accarezzati dal fresco vento della sera, erano maestri nella tessitura di pregiati sete e velluti e protetti da San Vitaliano dormivono sonni tranquilli. Era definita “Nido delle Aquile” perché inespugnabile e l’imperatore Carlo V l’aveva insignita con l’Aquila Reale e il titolo di Fidelissima perché leale con gli alleati. In questi giorni Catanzaro ci ha regalato una esemplare e vivace campagna elettorale, una magica favola di passioni ed emozioni, che onorano il passato e scrivono il futuro. In ballottaggio due generosi, colti e capaci docenti Universitari, Valerio Donato e Nicola Fiorita. Andiamo tutti a votare per scegliere la guida della Fidelissima. Scriveremo anche noi la magica favola della fede nella libertà.” Allora per domenica , l’invito o appello chiamiamolo come vogliamo a votare. Buon voto a tutti!
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