L'editoriale. Jole Santelli, la combattente che sognava un futuro migliore per la Calabria

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images L'editoriale. Jole Santelli, la combattente che sognava un futuro migliore per la Calabria
Jole Santelli
  15 ottobre 2020 15:14

di ENZO COSENTINO

Il “viaggio terreno” di Jole Santelli si è improvvisamente interrotto. Ha preso un'altra strada: quella dell’eternità. Ha portato con se un solo bagaglio: quello con le gioie e i dolori personali, le soddisfazioni per le cose realizzate nei suoi cinquantadue anni. La prima donna presidente della Calabria, però, una “valigia”, ancora incompleta, l’ha lasciata: quella con le cose che avrebbe voluto ancora fare. Più che per sè, per la sua Calabria, per la gente di questa Terra che ha sempre definito “meravigliose”. Per le quali, sempre e comunque, dalla sua postazione politica e nei suoi importanti incarichi istituzionali, si è battuta. Si, fino all’ultimo momento di questa vita. Tante cose realizzate, ma tante altre ancora da realizzare.

Banner

Una combattente, Jole Santelli. Si è nutrita sempre di “pane e coraggio”. Capace di restare silente - ma mai indifferente - anche di “esplodere” come un vulcano quando ha ritenuto di difendere posizioni e decisioni assunte, specialmente nel suo ruolo ultimo di alta responsabilità. Nell’assolvimento del mandato conferitole da una elevata percentuale di consensi popolari, la presidente è stata messa sin dall’inizio a dura prova di resistenza fisica dalla sciagura pandemica del Covid. Che, forse, Lei sentiva più lacerante del male – coraggiosamente e lealmente reso pubblico al momento della candidatura - che combatteva. Che si augurava di poter tenere a bada il più a lungo possibile sforzandosi, senza recitazioni, di non farlo apparire all’esterno.

Banner

La lettura della sua biografia politica disegna il profilo di una personalità che ha legato la sua carriera ad una militanza fedele ad un solo Partito - FI- ad uno schieramento di centrodestra, ma convinta che un futuro migliore della Regione è possibile costruirlo se tutta la politica calabrese riesce ad avere una visione e una forza di sintesi nel programmare gli interventi. Superando le ataviche barriere dello scontro fra maggioranze e opposizioni. E da qualsiasi parte si sta nell’espletare ruoli decisionali.

Banner

Il nostro giornale - che nella sua testata, La Nuova Calabria, racchiude una mission - non ha fatto il “tifo”, nè si è schierato pregiudizialmente con la presidente, Jole Santelli, ma si è proposto di seguire il lavoro di una presidente e del suo esecutivo sempre in maniera imparziale. Senza fare sconti. Siamo convinti di essere riusciti nell’intento, così come siamo convinti che la presidente Santelli, nel bene e nel male (perché ci sta l’una e l’altra cosa), ha lavorato per un contributo positivo per la Calabria. Per questo siamo convinti che si sia meritata, nel giorno del profondo dolore della sua famiglia, la vicinanza della gente. Della sua gente!

Ma la realtà ora impone di guardare al “dopo”, mettendo in preventivo che non saranno tempi facili. Come li affronterà la politica calabrese? Che difficile interrogativo che non permette una immediata e facile risposta soprattutto da chi è equidistante nella valutazione dei fatti che si succederanno.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner