La nuova segreteria provinciale di Catanzaro della Lega
09 ottobre 2020 21:41di ENZO COSENTINO
La Lega è un partito come tutti gli altri. E come tutti i partiti, almeno in Calabria, non poteva sottrarsi al rituale delle beghe interne. E delle contraddizioni. Non è, quindi, un partito monolitico come vorrebbe sembrare. E’ nuovo sulla scena calabrese e, forse, per questo nelle consultazioni elettorali di due importanti Città - Reggio e Crotone - è rimasto con il cerino spento in mano. Due Città dove, invece, a sentire le prediche arrivate da diversi pulpiti aveva preventivato se non di stravincere, sicuramente di vincere nella corsa allo scettro di Sindaco. Nonostante le candidature dei suoi prescelti che lo schieramento di centrodestra aveva condiviso all’unanimità (?) ha dovuto prendere atto che così non era. Per di più va detto che a Crotone è prevalso, nella partita decisiva, il voto movimentista orientato verso un ricambio di..., ma soprattutto un cambio di mentalità e di metodi per la gestione della complessa macchina comunale in quel territorio. Evidentemente i crotonesi, così come i reggini, non se la sono sentita di portare acqua al “mulino” di Salvini.
In casa leghista in Calabria, quindi, si studiano probabili mutamenti nelle cabine di comando. Uno che del resto era da tempo (dalle elezioni regionali) nell’aria è stato attuato: a Catanzaro. Dove non sono mancati segnali di possibili baruffe interne sulla annunciata decisione che il segretario regionale, Cristian Invernizzi -mandato da Salvini in Calabria per sistemare alcune situazioni-, aveva in animo di prendere. Cambio di guardia nel coordinamento provinciale di Catanzaro che era rimasto senza una guida dopo le dimissioni di Antonio Chiefalo a seguito della sua candidatura per il consiglio regionale. E quando dalla segreteria regionale è stata ventilata la voce che il mandato di coordinatore non sarebbe stato riaffidato a Chiefalo, a Catanzaro si è masticato amaro da parte di chi aveva lavorato accanto a lui e costruito un rete provinciale di responsabili che qualche risultato lo aveva portato a casa.
A dar voce al dissenso sulla ipotizzata sostituzione fu uno dei “pionieri” del leghismo non solo a Catanzaro ma in Calabria: Pino Rotundo. Il mal di pancia fu reso pubblico nel corso di un'intervista allo stesso Rotundo negli studi del nostro giornale. E non sembrava che Rotundo avesse intenzione di fare passi indietro, ma di portare avanti con coerenza il sostegno alla tesi che Chiefalo sarebbe dovuto tornare al suo posto di coordinatore provinciale per Catanzaro. In attesa della ratifica, comunque, della nuova linea scelta da Invernizzi e dalla sua segreteria è passato un po’ di tempo e alla fine Chiefalo è rimasto giubilato e lo storico leghista calabrese, Pino Rotundo, invece alla fine ha ceduto "per amore e attaccamento al Movimento", ci dice, accettando di far parte del nuovo coordinamento.
Una delle motivazioni quella di non lasciare il coordinamento senza una voce dell’eventuale dissenso a fronte di operazioni strategico-politiche che l’organismo dovesse proporre sulla gestione di problematiche importanti a sostegno delle comunità della provincia catanzarese. Guardando con un occhio di riguardo agli scenari politico-elettorali che si preparano nel Capoluogo, in particolare quello che prevede seduti attorno ad un tavolo con Lega, tutti gli altri partiti del centrodestra per le future “comunali”. Quando cioè lo schieramento dovrà trovare la soluzione al “dopo Abramo”. E già da ora anche per recuperare la sconfitta di Reggio e Crotone c’è da credere che la Lega vorrà giocare tutte le sue carte per dire –come aveva preventivato per la Città Metropolitana- su Palazzo de Nobili pianteremo la nostra bandierina. Forza Italia e FdI sembra siano già sul “chi vive” e si sa che in passato fra Forza Italia e Lega non sono mancate battute più agre che dolci. Come si evolverà dunque la situazione nel Partito della Lega di Salvini? Cresceranno i numeri? O nel caso del Capoluogo politicamente si andrà ad uno scontro fra il movimentismo civico tendenzialmente di centrodestra e quello marcato Lega catanzarese con Salvini? I tempi per una verifica sono ancora lontanucci ma c’è da tener conto che la politica a volte riesce ad accelerare i tempi riducendo l’attesa da anni a mesi. E per chiudere questa nota sempre gli auguri di buon lavoro al nuovo coordinamento provinciale della Lega di Catanzaro che sarà guidato dall’architetto Giuseppe Macrì e che è composto inoltre da Antonio D’Alessi, Massimo Tigani Sava, Vincenzo Olivadese, Lucio Romeo, Tommaso Mazza, Carmelo Chillà, Giuseppe Rotundo, Giuseppe Folino, Agostino Grande, Marisa Viglianisi e dai consiglieri comunali eletti nella provincia. L’area tirrenica sarà affidata ad Antonio D’Alessi, mentre l’area Jonica a Massimo Tigani Sava.
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