Una struttura creata ad hoc con le “nobili” intenzioni di dotare il territorio di un servizio sanitario di forte impatto assistenziale
07 settembre 2020 10:46di ENZO COSENTINO
Odontoiatria sociale, una struttura creata ad hoc con le “nobili” intenzioni di dotare il territorio di un servizio sanitario di forte impatto assistenziale per un mondo di cittadini bisognosi di tenere o mettere in ordine le loro bocche, nel gennaio del 2012 - ricordi lontani ma non troppo - è stata inaugurata in pompa magna.
Un grande giorno per la sanità catanzarese di cui l’ASP sarebbe voluta andare fiera. Al presidio di base di Catanzaro Lido furono attrezzati gli ambulatori dotandoli di macchinari ad alta tecnologia e affrontando anche una considerevole spesa, mettendo a disposizione le risorse umane necessarie perché il sistema assistenziale garantisse prestazioni adeguate.
Dall’ASP quindi un segnale forte per cittadini bisognosi di cure da parte del sistema sanitario pubblico. Una mano tesa a cittadini appartenenti comunque a categorie economicamente deboli. Autorità politiche dell’epoca e i vertici della azienda sanitaria e del mondo medico catanzarese si dichiararono orgogliosi dell’avvenimento. Possibile, ci si domandava, che il malandato sistema sanitario locale fosse stato capace di tanto? Così fu e tanti auguri. Ha funzionato secondo le previsioni la nuova struttura? C’è da credere di sì. Oggi si riparla di riorganizzazione Odontoiatria sociale. Ma dagli spifferi delle stanze decisionali escono strane voci sul futuro della struttura. Parlano di azioni di depotenziamento. Che la vocazione di una assistenza odontoiatrica di base, per meno abbienti soprattutto, sia di colpo calata e a fronte di quali motivazioni?
Oggi purtroppo il regime di commissariamento e le lotte intestine non rendono stabile nel suo complesso la sanità calabrese e dure lotte politiche l’attendono. Le domande spontanee di tanti cittadini si intrecciano. Che potrebbe accadere al servizio di odontoiatria sociale sistemata al presidio di base di Catanzaro Lido? L’Asp, sempre commissariata e quindi ancora in attesa di uscire fuori dalla situazione e normalizzarsi, è veramente intenzionata a portare avanti un ridimensionamento? Qualcosa non ha funzionato? Sta di fatto che si vociferano trasferimenti di personale medico e paramedico dando vita a manifestazioni d’interesse o utilizzando la mobilità. Allora una domanda sorge spontanea nella certezza di risposte puntuali senza veline dense di…veli. Qual è il futuro di Odontoiatria sociale? Quando si addensano nubi è bene che il vento di Catanzaro faccia la sua parte e sgombri anche il cielo della sanità sempre ricoperto da nubi.
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