L'editoriale/ L'integrazione dei due ospedali di Catanzaro è una rosa con tante spine: attenzione a non pungersi. Sia vera simbiosi fra assistenza e sanità

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Un momento della conferenza stampa di Abramo e Tallini sull'integrazione tra i due ospedali cittadini
  29 aprile 2020 18:44

di ENZO COSENTINO

Si riapre il capitolo "Integrazione Aziende Ospedaliere del Capoluogo di Regione" dopo l’approvazione in Consiglio regionale della “manutenzione” della Legge che già era stata approvata e che il governo centrale ha impugnato. Bravo è stato il consigliere e presidente del Consiglio regionale, Mimmo Tallini, ad aggirare gli ostacoli con la sua proposta. Bravi e generosi ovviamente i consiglieri che hanno approvato i passaggi salienti della “manutenzione”. E in attesa di capire e vedere come diventerà realtà l’integrazione, occorre mettere mano per la realizzazione di un podio per i vincitori che si prevede saranno tanti. E da non dimenticare che sul podio dovrà salire anche il Sindaco del Capoluogo di regione, Sergio Abramo. Una presenza collegata alle sue battaglie pregresse per garantire al “Pugliese-Ciaccio” ancora lunga vita. E sul podio dovranno essere sistemati anche i paladini, di casa nostra e forestieri, che spingono e spingeranno perché nel processo di integrazione una buona fetta delle postazioni di primo piano del nuovo nascituro grande Hub vada ai professori dell’Università. Quel che conta ora è seguire passo passo come e con quali criteri si realizzerà l’integrazione. Nella conferenza stampa, convocata dal Sindaco, con la presenza del Presidente Tallini (e di cui abbiamo dato su questo giornale ampio resoconto anche in video, CLICCA QUI) nel suo intervento il consigliere regionale Francesco Pitaro (Io resto in Calabria) ha testualmente detto:“ La partita non è finita, ma serve vigilare affinché si faccia davvero gol". Quanto al Pugliese ha fatto una raccomandazione: "Catanzaro non può permettersi di perdere il Pugliese".

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E dai criteri ovviamente dovrebbe essere bandito il rituale molto praticato dalla politica nostrana: tu dai una cosa a me e io ricambio il favore concedendo una cosa a te. Il futuro del Capoluogo- anche dopo le ferite che lascerà il Coronavirus, se sarà sconfitto, ma la scienza dice: dobbiamo imparare a convivere con questo mostro - viene “dipinto” con colori radiosi: “Catanzaro Città dell’accoglienza”, “Città della Salute”, “Città della Ricerca”, “Città della Cultura”. Forse anche “Catanzaro Città dei catanzaresi”.

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