L'editoriale. PD, arriva da Roma un vice commissario. Ma la candidatura a presidente è un problema per tutti gli schieramenti

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images L'editoriale. PD, arriva da Roma un vice commissario. Ma la candidatura a presidente è un problema per tutti gli schieramenti
L'ingresso della Cittadella regionale
  16 dicembre 2020 07:43

di ENZO COSENTINO

Potrebbero esservi novità anche rilevanti in casa Pd. I livelli nazionali vigilano sul Partito in Calabria. Soprattutto per evitare colpi di “coda” all’interno che mettano a rischio l’accordo con i 5Stelle al quale, a quanto sembra, Zingaretti tiene tanto.

Banner

Una strategia tutta “romana” ma non unanimamente condivisa nel Partito. Lo stesso dicasi in casa dei pentastellati calabresi. La novità di cui si parlava è che scenderebbe in Calabria, subito (se le elezioni del 14 febbraio non dovessero essere spostate) o immediatamente dopo il periodo natalizio, un altro forestiero con l’incarico di vice commissario regionale. Per dare man forte al commissario Stefano Graziano. Sarà pure una “voce in fuga” ma circola. In alcuni ambienti dem anche con insitenza e forse anche con un po’ di riluttanza.  Intanto per oggi mercoledì dovrebbe essere in programma un nuovo appuntamento dell’interpartitica per ampliare la visione politica sia verso il programma da concordare e scrivere, sia per cominciare a fare qualche nome. Qualche nome che potrebbe essere indicato dal movimentismo civico che ha tutta l’intenzione di volere diventare la “schiena” dello schieramento di centrosinistra. In tutto questo bailamme vi sono tuttavia politici che non intendono diventare attori secondari e rivendicano la esigenza di rivalutare appunto il ruolo della politica.

Banner

I nomi in campo quale espressione della politica al momento sono il reggino Nicola Irto, vice presidente del Consiglio Regionale  e il deputato Antonio Viscomi che già ha avuto una esperienza regionale. Sembra invece archiviata definitivamente l’ipotesi di una candidatura del sindaco della Città Metropolitana, Falcomatà. E non è da sottovalutare in questa partita per la candidatura a premier della Calabria la posizione di “Italia Viva” che non vuole restare fuori dalle scelte che contano nello schieramento del centrosinistra. Pretesa che il movimento di Matteo Renzi ha avrebbe avanzata con i esponenti calabresi in virtù di una crescita graduale in atto nella nostra regione sotto la spinta in particolare della senatrice Vono e del senatore Ernesto Magorno.

Banner

I giochi sono, comunque, aperti anche se in spazi di manovra molta ristretti.

Anche il centrodestra, oggi più che mai, ha problemi impellenti cui dare soluzioni. A FI spetterebbe comunque l’onore di trovare fra le sue fila il candidato presidente per la prossima legislatura. A livello romano i leader dei tre partiti avrebbero parlato della Calabria ma solo a margine di una interpartitica. La partita calabrese è legata comunque a come si chiuderà quella che FI sta giocando a Roma per la candidatura di Bertolaso a Sindaco della Capitale fortemente voluta da Berlusconi. Tanto che si ipotizza che FI potrebbe non accampare più di dover indicare quella a presidente della regione Calabria. In tal caso sarebbe FdI a pretendere di farlo anche in considerazione del fatto che sull’argomento la Lega per ora tace. Improbabile ma non impossibile che possa essere il partito della Meloni a mettere sul piatto d’argento il nome di tutto rispetto e prestigio quale è quello della senatrice Wanda Ferro. E l’ipotesi di una candidatura Roberto Occhiuto? In FI e anche in altre formazioni del centrodestra cosentino è tenuta in caldo. La conferma o meno della data del 14 febbraio per le elezioni calabresi è uno snodo importante anche e soprattutto per la formulazione della candidatura a premier e per l’allestimento delle liste. Un discorso che vale, più o meno, sia per il cd quanto per il cs.    

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner