L'EDITORIALE. Regionali, per il centrodestra ancora rinvii. Il Pd accontenta 5Stelle se Callipo dice "si"

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Pippo Callipo

L'editoriale di Enzo Csoentino

  23 ottobre 2019 00:10

 di ENZO COSENTINO

Calabria sotto scacco da parte delle centrali dei partiti politici. Quanto contino, in termini di potere decisionale, le “succursali” calabresi dei partiti non è mai stato chiaro. E in mancanza di chiarezza e dinanzi all’evidenza, non si può non dire: “poco o niente”. La democrazia interna è solo una enunciazione, un colluttorio. Le decisioni importanti, strategiche per impostare la corsa al potere appartengono ai vertici e a quei personaggi politici delle “caste”. Una condizione che stanno vivendo centrodestra e centrosinistra in preparazione della competizione elettorale per rinnovare (?) presidenza e consiglio regionali. Il quadro attuale di riferimento è inguardabile soprattutto per la litigiosità che esiste nell’uno e nell’altro schieramento. Le congiure di Palazzo sono all’ordine del giorno in tutte le agende. La Calabria ha necessità di rinnovamento. Certamente rispetto a chi sino ad oggi i calabresi a volte ingenuamente hanno scelto per rappresentarli. La Calabria e i calabresi hanno urgente bisogno soprattutto di personalità in grado di realizzare realmente l’inversione di tendenza nel governare i problemi. E risolverli!

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Va bene: stiamo dietro a Salvini che prima di prendere una determinazione sulla candidatura nel centro destra in Calabria vuol brindare alla realizzazione del suo pronostico per le regionali in Umbria. Si, nel patto di coalizione spetta a FI indicare il nome del candidato, ma questo deve essere gradito anzitutto alla Lega e poi agli altri. Come dire: la Lega indichi una rosa dei nomi, riconducibili a Forza Italia, di suo gradimento e FI scelga. Fra questi nomi chiaramente non deve essere compreso quello che invece FI vuole candidare: Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza. Una vertenza all’interno del centrodestra che ha poche probabilità di essere ricomposta secondo le intenzioni del coordinamento regionale di FI. E infatti sul tavolo del capo del Partito- cioè il presidente Berlusconi- indicazioni optative ne sono arrivate diverse. Fra queste vi sarebbe sempre in evidenza la candidatura del Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Una candidatura che il coordinamento provinciale di FI non ha mai preso in considerazione sino a pochissimi giorni or sono, cioè sino a quando il veto della Lega su Occhiuto non è stato categoricamente “timbrato a voce” pubblicamente dal leader Matteo Salvini che ha avallato l’indicazione del suo alter ego Cristian Invernizzi inviato in Calabria per fare il commissario e seguire, da vicino e da lontano, l’organizzazione del movimento legista. Anche se il presidente Oliverio rimanda di comunicare in Consiglio quale sarà la data per elezioni in Calabria, il tempo stringe. I calabresi comunque si preparino ad una campagna elettorale che nei prossimi giorni diventerà incandescente e potrebbe anche essere molto confusionaria. Una confusione che non porterebbe certo benefici alle collettività. Non parliamo poi dei gausti nel centrosinistra. Che sono la stessa storia!

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E intanto il Pd ufficiale –quello che non intende assolutamente candidare Mario Oliverio- è vicino all’accordo con il partito con cui convive al Governo- 5Stelle- per la candidatura, caldeggiata appunto dal movimento pentastellato, Pippo Callipo. Entrambi i partiti attendono che l’imprenditore calabrese sciolga le riserve. E in attesa di un minimo di chiarezza la gente (che vorrebbe continuare votare e forse anche chi al voto vorrebbe tornare abbandonando il “partito del non voto”) si chiede: che fine faranno Occhiuto, Oliverio, e quanti dall’una e dell’altra parte dei due schieramenti  si sono già schierati per sostenerli. Ci sarebbe di più nei conciliaboli fra i capi di 5Stelle e PD di Zingaretti: un discorso di prospettiva. Quello inerente le future elezioni comunali a Reggio e Catanzaro. Il Pd calabrese ha fatto presente di avere già messo in cassaforte la candidatura di Falcomatà per la Città Metropolitana. Niente ovviamente di preventivato per la Città Capitale della Calabria e 5Stelle avrebbe avanzato la richiesta di poter esprimere il candidato di Catanzaro.

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Anche questa una strategia elettorale per le “regionali”?

 

 

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