L'editoriale. Un'occasione per rivalutare la politica calabrese. Tante liste: leggere e rileggere i nomi

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  29 dicembre 2019 11:19

di ENZO COSENTINO

La sera della vigilia di Capodanno i calabresi di cosa parleranno a tavola, fra una portata di lenticchie, cotte nel coccio di terracotta con olio fresco, con il cotechino e una di baccalà fritto e così sino al dessert? Di tutto e di più. Abbuffata per abbuffata mettiamoci anche la politica. E quanto c’è da dire specialmente su quella di casa nostra con le elezioni regionali in dirittura d’arrivo. La carovana taglierà il traguardo finale la notte del 26 gennaio. Saremo alla vigilia dei tradizionali “Giorni della Merla” (i più freddi dell’anno secondo le leggende) e si ha voglia di restare a casa. Resteranno a casa gli elettori calabresi e in che misura percentuale rispetto al precedente astensionismo? Gli astensionisti :il “partito che fa paura” ai partiti.

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Già oggi la campagna elettorale inizia ufficialmente ma va precisato che in Calabria per i politici è sempre “campagna elettorale”. Questa comunque sarà una delle più difficili! Anche imprevedibile. Disorientante a meno che i candidati –quelli a presidente e quelli a consiglieri- con senso di responsabilità, che è dovuto alle popolazioni calabresi sempre più scettiche, parlino chiaro e senza dannose dietrologie e retropensieri. Per far capire quanto di vero c’è in quella parola magica, che sembra più uno slogan, da tutti evocata: rinnovamento. La prima cosa da rinnovare è l’etica e la morale della politica. Le truppe in movimento si sfideranno sul terreno della concretezza, dei programmi non plastici ma redatti con onestà, fattibilità. I 4 leader in campo è augurabile che non facciano “esercizi di retorica matematica” ma siano schietti e credibili. Dipende da cosa e come lo diranno che il 26 gennaio faccia correre i calabresi alle urne per votare non un o il solito nome ma una idea di Nuova Calabria. Come la avremmo voluta ieri e come i giovani, gli anziani, i poveri, i diversi, gli immigrati e i nostri emigranti la sognano: non ultima!

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