"L'Elogio dei giudici" dell'avvocato Gian Paolo Stanizzi

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Gian Paolo Stanizzi
  11 marzo 2023 14:14

di GIAN PAOLO STANIZZI

 “Come un occhio in cima alla cupola da cui penetra il sole a illuminare il tempio può penetrare e dar luce e calore, alla fredda opera dei giuristi, la luce della morale e della fede”.

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Mi sovvengono queste parole dell'Avv. Piero Calamandrei all'improvviso, leggendo, tutto d'un fiato, "Tra i principi trovanti asilo nella Carta fondamentale si anticipa al lettore quello sacralizzato al comma III dell'art. 97 che prevede l'accesso al pubblico impiego per il viatico concorsuale.

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Gli Ermellini hanno già valorizzato l'inequivocabile dettato del comma III dell'art. 97 della Costituzione riconoscendo le stigmate del penalmente rilevante ad assunzioni poste in essere in violazione del dogma concorsuale ed affermando il rilievo immediatamente precettivo di tale disposizione con riferimento alla Pubblica Amministrazione". Sacralizzato, viatico, stigmate: parole che evocano  fede, percorso, impegno, sofferenza! No, non sto leggendo un passo del Vangelo. Ne' sto ascoltando un' omelia! Ho sotto gli occhi  e leggo una sentenza penale del Tribunale di Crotone - Sezione GUP - depositata pochi giorni fa. Una sentenza, un breviario di etica amministrativa, un matrimonio perfetto tra precetti religiosi e costituzionali! Precetti inviolabili gli uni (e lo dice Lui) come gli altri.

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Questi ultimi, ahimè, li sostengo e li difendo anche io da tanti anni. Uno in particolare: quello dettato dal terzo comma dell'articolo 97 della nostra Costituzione è un principio sacro ed inviolabile.

Nella Pubblica Amministrazione si entra con concorso pubblico. Ripeto per esteso:Punto.

Non sono ammesse ( salvo limitatissime eccezioni) vie alternative, non sono ammessi scambi elettorali, non è ammessa la benché minima creazione di consorterie burocratiche! Anche perché, me lo ha ricordato di primissimo mattino un mio caro amico (V.R.) la parola "burocrazia" nasce dal matrimonio di due termini, kratos, dal greco, dominio e bureau, dal francese, ufficio o scrivania.

Ed allora, è interesse di tutti noi Cittadini Italiani difendere quelle scrivanie da ogni forma di potere, non consentire la nascita di consorterie burocratiche, quelle consorterie che, aprendo le porte a dipendenti clandestini, dominano, poi, negli uffici pubblici per conseguire fini che sono ben lontani dalla tutela e dagli interessi della Collettività tutta.

Milioni di euro pagati ad un dirigente clandestino, milioni e milioni di euro sottratti alle casse pubbliche da qualche dirigente incapace di bene amministrare la cosa pubblica; migliaia e migliaia di euro pagati a soggetti che non hanno mai fatto un concorso pubblico per accedere in una Pubblica Amministrazione! E chissà ( per le casse pubbliche, ergo per tutti i Cittadini) quante altre analoghe scabrose  situazioni, all' opinione pubblica ed a me sconosciute!

Sono stigmate, sono lacrime che corrono sul corpo di una Pubblica Amministrazione troppo spesso travolta e profondamente ferita da torbide onde anomale.  A danno di chi? Di tutti noi Cittadini, ancora di più di tutti i nostri Giovani che sul loro groppone dovranno portare la responsabilità di chi li ha preceduti, "orbi di tanto spiro"!

Ben venga, allora, la sentenza del GUP del Tribunale di Crotone, una sentenza che ha portato alla condanna per truffa ai danni dello Stato il Presidente di un ente pubblico economico calabrese!  Una sentenza che dovrà servire da monito per tutti coloro che hanno l'onore e la grande responsabilità di dirigere  le Pubbliche Amministrazioni. Quei dirigenti cui sono affidate funzioni pubbliche che, come recentemente scritto dalla Corte d'Appello di Catanzaro - Sezione Lavoro - hanno "il dovere di adempiere con diligenza ed onore alle funzioni loro assegnate.

Ciò è stabilito da una disposizione di rango costituzionale, l’ art. 54, 2°comma, la cui dannazione all’ oblio non è tra le ultime cause del degrado etico (e non solo etico, n.d.r) in cui versa la gestione della cosa pubblica.”

ps Chiedo scusa al  Prof Piero Calamandrei per aver copiato il Suo titolo!

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