di MARCO CALABRESE
1° dicembre 2024. Domenica. Coincide anche con la prima domenica di Avvento, che inaugura il periodo di feste più atteso dell’anno. Ma non tutti possono festeggiare… la vita, sempre ricca di sorprese, ci regala intoppi che in questo caso ci fanno pensare poco alle festività.
Proprio quel giorno, a causa di un forte malore che ha colpito mia madre, ci si reca al pronto soccorso dell'ospedale Pugliese di Catanzaro. Il personale dell'ambulanza, gentile e professionale, già azzarda una sospetta ischemia, dopo la visione in diretta dell’elettrocardiogramma.
Il pronto soccorso pullula di gente. E’ sera… inizia una lenta ed estenuante trafila. Le ore passano. A mia madre, intanto visitata dal personale medico, le viene detto “Lei signora sta occupando un posto, che era meglio destinare ad un giovane! Poi è anche arrivata qui in ambulanza!”.
Io intanto mi reco per l’ennesima volta allo sportello dove un'operatrice, dalla vistosa montatura leopardata, dalla colorata capigliatura melanzana, e dalle vistose “unghie rifatte” glitterate, lunghe e violacee, (molto più consone ad una tiktoker, e che impediscono una normale e banale digitazione sulla tastiera del pc), annoiata e seccata della mia presenza mi guarda con aria di superba sufficienza. Chiedo “Ma non sta passando troppo tempo?” e lei “Stiamo seguendo la procedura” ed io “Mi potrebbe far visionare la procedura che viene utilizzata?”. Al che il nulla. Si allontana e fa intervenire il ragazzo della sicurezza che mi invita ad allontanarmi. Riprendo il mio posto in sala d’attesa intanto che le ore passano. Cerco, grazie al mio device telefonico, sul portale del Ministero della Salute la procedura e il protocollo da seguire nel pronto soccorso. Felice della mia scoperta mi avvicino di nuovo allo sportello. “Ho trovato sul sito del Ministero il protocollo e le procedure da seguire, mi sembra che non abbiate seguito alla lettera le indicazioni fornite”. Ma come? Un semplice cittadino che osa manifestare dissenso nei confronti di una istituzione che non segue nessun protocollo e che risulta caotica e disorganizzata? A quel punto l’operatrice sempre coadiuvata da personale di sicurezza dà in escandescenze. E io con lei. Mia mamma viene dimessa alle 4 del mattino… stanca e più dolorante di prima, anche se gli enzimi cardiaci confermavano positività per patologia coronarica in evoluzione.
Ritorneremo il 3 dicembre al pronto soccorso, con tanto di impegnativa del medico di base, che ne prescrive il ricovero per sospetta ischemia. Altra trafila. In accettazione al pronto soccorso la ricetta medica non viene accettata. Bisogna andare allo sportello, poi in reparto cardiologia, poi di nuovo allo sportello del pronto soccorso…
La ricetta medica non viene accettata, erroneamente, perchè a loro avviso non vi era la dicitura “visita cardiologica con carattere di urgenza”. Ad una mia verifica era perfettamente regolare con chiara richiesta per sospetta cardiopatia ischemica acuta.
Mia mamma sempre più dolorante, viene spostata su una sedia a rotelle…
Mi avvicino ad una diversa operatrice chiedendo “Quando verrà presa in esame mia madre! Vede? Sta male!” la subitanea risposta “Eh vabbè non sta mica morendo!” mi fa sgranare gli occhi ma non mi impedisce di rispondere alla gentile operatrice “Prima o poi capita a tutti di stare male. Anche lei starà male e le auguro di ricevere una risposta così”.
A mezzanotte, grazie poi all’impegno di alcuni operatori (che hanno dimostrato gentilezza e modi) mia mamma viene trasferita al Policlinico di Germaneto.
L’operazione a cuore aperto avverrà il 23 dicembre. Mia mamma, venerdì scorso dopo la riabilitazione a Villa del Sole, è rientrata a casa.
Non mi dilungo ora su alcune gravi mancanze da parte del Policlinico… dopo l’operazione infatti, l’inferma, con una cistite in corso e problemi di stomaco acuti, ha ricevuto poca e scarsa assistenza.
Ma di questo ne parleremo nella prossima puntata. Giusto per continuare sul filone dell’epopea!
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736