di CLAUDIA FISCILETTI
L'8 maggio 1970 veniva pubblicato "Let it be", l'ultimo album dei Beatles, la band inglese che in dieci anni (dal 1960 al 1970) è divenuta una delle band con maggiore successo e con un enorme impatto mediatico. Cinquant'anni sono trascorsi da quel giorno e i Fab Four di Liverpool (George Harrison, John Lennon,Paul McCartney e Ringo Starr) sono ancora riconosciuti in tutto il mondo -la cosiddetta Beatlemania-, con i loro brani che sono diventati dei cult intramontabili.
Quando Paul McCartney annunciò l'abbandono del gruppo, nel 10 aprile 1970, migliaia di fans in tutto il mondo si rattristarono, tuttavia un mese dopo arrivò la loro consolazione, seppur magra, "Let it be" appunto, seguito anche da un documentario che descriveva le diverse sedute di registrazione della band, diretto da Michael Lindsay Hogg, in cui è stato anche ripreso un litigio tra Paul e George, simbolico per comprendere le incomprensioni che ormai animavano il gruppo, e l'ormai storico concerto fatto sul tetto della Apple Records di Savile Row a Londra.
"Let it be" è un album nato da un band ormai in crisi che tenta di tornare alle origini, musicalmente parlando, prima che il successo mediatico li colpisse. Al suo interno sono custodite perle musicali come "Get Back", che era stato scelto come titolo iniziale per l'intero progetto, "Across The Universe", "The Long and Winding Road" e il singolo che alla fine ha prestato il nome al disco, "Let it be".
In un decennio i Beatles sono riusciti a segnare non solo il mondo della musica, ma anche della moda e dell'arte, senza contare che molte università, psicologi ed esperti del settore li hanno resi oggetto di studio. Autori di 186 canzoni, la maggior parte portano la firma Lennon-McCartney, i quattro "ragazzi" di Liverpool sono ancora attuali e conosciuti, leggende della storia della musica. E' come se non si fossero mai sciolti e non avessero mai smesso di suonare.
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