L'eterno conflitto tra libertà e necessità nel libro di Santo Gioffrè

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Bruno Gemelli, Santo Gioffrè, Teresa Rizzo, Filippo Capellupo
  28 novembre 2019 22:06

di CLAUDIA FISCILETTI

Il conflitto tra libertà e necessità è il filo rosso che unisce le vicende raccontate nel libro “L’opera degli ulivi” di Santo Gioffrè, presentato questo pomeriggio nella Sala Concerti del Comune di Catanzaro.

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Un romanzo storico-sociale in cui i protagonisti agiscono tra Sicilia e Calabria, durante un arco di tempo che comprende e descrive i fermenti politici studenteschi degli anni Settanta. E’ una storia in cui l’autore mette in risalto il legame che si crea con la propria terra, una connessione che non si spezzerà mai e che influenzerà inevitabilmente le scelte del protagonista. La presentazione, moderata dal giornalista e scrittore Bruno Gemelli, ha posto in evidenza come la maggior parte degli eventi descritti nel libro corrispondano alla verità, dal momento che Gioffrè è stato ispirato dalla sua esperienza per scriverli.

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E’ un romanzo in cui è centrale “il bivio”, come sottolineato nell’intervento di Teresa Rizzo dell’associazione “Dante Alighieri”. Il bivio è l’incrocio metaforico davanti cui si trovano tutti gli uomini, come il protagonista, almeno una volta nella vita, ponendosi la domanda “scelgo di continuare o di cambiare”? Per il personaggio principale del libro è lo scegliere tra il proseguire a studiare per costruire un futuro roseo o l’assecondare il volere di vendetta della sua famiglia. Ma “L’opera degli ulivi” è anche amicizia, complicità, amore, come ha affermato Filippo Capellupo, della Pro Loco di Catanzaro.

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TRAMA:

Il protagonista, Enzo Capoferro, è un giovane studente di Medicina, militante politico di sinistra. Giulia si innamora di lui e lo sostiene nelle sue lotte, gli è compagna silenziosa e attenta. Non cerca di deviare il corso degli accadimenti nemmeno quando si accorge che Enzo è compromesso da una condanna ben lontana dalle ritorsioni per le lotte studentesche. La mala vivenza di Enzo è frutto di quella compromissione ancestrale, avuta per diritto di nascita, o obbligo di discendenza. È dunque in seno alla sua famiglia, e nel cuore del suo paese d’origine, che si scatenano le dure dinamiche sociali che trovano sfogo nella cruenta legge della vendetta.

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