Libri & Bollicine, presentato a Catanzaro il libro di Domenico Dara “Liberata”: “Ognuno mira a un ideale”

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  25 luglio 2025 21:45

di MARCO VALLONE

Un'appassionata di fotoromanzi che dà attenzione a ciò che non si vede, a quello che sfugge all'occhio comune, l' “invisibile”, che a un certo punto, nella Calabria degli anni '70, crede di vivere davvero una storia d'amore da sogno, come fosse realmente dentro un fotoromanzo. Ma l'ideale dovrà fare i conti con la realtà fattuale, nel bene e nel male: la sveglia vera e propria. E' questo, grosso modo, l'identikit di “Liberata”, la protagonista del romanzo di Domenico Dara presentato questo pomeriggio a Catanzaro, nella Galleria del Parco Commerciale Le Fontane, durante l'XI edizione della rassegna “Libri e Bollicine”, ideata da Salvatore Sangiuliano e dalla sua agenzia Annozero Eventi.

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L'appuntamento di oggi è stato condotto da Roberta Capri, che ha intrattenuto un fitto dialogo con l'autore del libro, facendo emergere molteplici sfaccettature relativamente ai diversi spunti di riflessione che emergono dal romanzo. “Liberata”, edito da Feltrinelli Editore, si immerge in un contesto di forte cambiamento, gli anni '70 in cui sono forti gli impeti, quando non addirittura la violenza, nelle piazze, e dove si sente anche molto l'impatto della strategia del terrore, in quelli che furono definiti anni di piombo. Eppure, in questo contesto, si trovava anche il disimpegno: quello di chi invece si immergeva nei fotoromanzi. Qualcosa che, secondo Domenico Dara, andava raccontato altrettanto, perché parte delle diverse sfaccettature dell'essere umano, che non può riassumersi in unico aspetto, visto che le personalità che vivono i diversi momenti storici sono molto più che una soltanto.

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“ 'Liberata' racconta di una ragazza che si trova ad affrontare non solo un momento di crescita personale – ha spiegato Domenico Dara, autore del romanzo presentato nel pomeriggio -, ma un momento di crescita nazionale, visto che ci troviamo negli anni '70, anni di cambiamento profondo per la nostra società. Quindi seguiamo la sua metamorfosi in un momento particolare della storia della nostra Repubblica”. A cosa si deve invece l'idea di ambientare il romanzo proprio nella Calabria degli anni '70? “Tutti i miei romanzi li ambiento in Calabria – ha evidenziato lo scrittore – perché, pur non abitando in questa Regione, c'è un legame molto forte. Non riesco a non pensare a una storia che non abbia come sfondo questa terra”. Durante l'appuntamento, oltretutto, Domenico Dara ha sottolineato come diversi suoi scritti siano stati ambientati a Girifalco e, quindi, già il fatto di aver cominciato ad estendere gli orizzonti al di là di questa cittadina della provincia di Catanzaro, nell'ambientazione delle sue opere, significa aver esteso in modo considerevole la portata dei luoghi con cui ci si trova ad avere a che fare durante la lettura dei suoi romanzi. Il tutto, pur rimanendo sempre dentro i confini del territorio calabrese.

Essendo Liberata, la protagonista del libro, un'appassionata di fotoromanzi, è davvero possibile vivere delle storie da fotoromanzo, perché questo sarà il dilemma del libro, oppure bisognerà arrivare a fare i conti con la realtà, e quindi vi sarà un cambiamento quando si diventa adulti? Cosa si vuole spiegare con questo libro? “Io penso che ognuno di noi abbia in sé una vita ideale a cui mira – ha spiegato ai nostri microfoni Domenico Dara -, no? Un ideale. Penso che ogni giorno noi ci sforziamo per fare in modo che la nostra vita quotidiana, concreta, possa somigliare il più possibile a questa vita ideale. Ora, sappiamo benissimo che è quasi impossibile che le due cose coincidano, però penso che sia un dovere etico di ognuno di noi fare in modo che in questa vita, in questo mondo, in questa terra, noi riusciamo a mettere in pratica i nostri ideali il più possibile”. Altro aspetto che emerge dal libro sono le piccole cose e le persone del quotidiano in cui si trova la saggezza: a cosa ci si riferisce esattamente? “I personaggi delle mie storie sono sempre persone prese dalla quotidianità – ha commentato l'autore di 'Liberata' -, a volte anche emarginati che vivono all'ombra. Perché secondo me sono i personaggi più interessanti. Ciò che mi interessa è capire come la quotidianità e la normalità impattino, e quali sono le strategie che varie persone mettono in atto per risolvere le crisi e i problemi di ogni giorno. Ecco, penso che sia molto più interessante questo che il resto”.

La rassegna “Libri & Bollicine” proseguirà domani, sempre al Parco Commerciale “Le Fontane”, con la presentazione alle 18:00 del libro “L'Uomominkia” di Valentina Gemelli.

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