Libri e Bollicine, grande partecipazione alla presentazione del romanzo dell'urologo Nisticò

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  27 luglio 2024 00:00

Una folta ed attenta platea ha preso parte questo pomeriggio al terzo appuntamento della rassegna letteraria "Libri e Bollicine" promossa dall’Agenzia Annozero di Salvatore Sangiuliano e giunta ormai alla sua decima edizione che trova location nell'ampio corridoio centrale del Parco Commerciale "Le Fontane" di Catanzaro.

Protagonista ed ospite del terzo appuntamento della rassegna è stato l'autore Massimo Felice Nisticò, chirurgo urologo catanzarese che ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale “Nameless”: un romanzo che affronta tante tematiche attuali, dall’inquinamento al terrorismo, fino alla genetica, con particolare attenzione a due tematiche di rilievo quali la sterilità e la paternità.

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La storia muove i passi dalla tragedia dell'11 settembre e da quello stato di smarrimento e confusione che nei giorni successivi prese a intorpidire l'Occidente. Al centro c'è il futuro di un'azienda retta da molti anni dalla matriarca Rachele Berni Ternani che deve però trovare una nuova generazione per affrontare i tempi nuovi. Ma la nuova progenie stenta a venire fuori; e i tre figli di Casa Ternani sono tutti spinti dalla matriarca a farsi carico di questo bisogno: dare alla famiglia un erede capace di prendere in mano il timone dell'Azienda in modo da pensare concretamente al Futuro. E proprio quando il mondo intero pare essersene del tutto dimenticato, gli accadimenti violenti e sovversivi tendono a rimarcare che non c'è speranza per un futuro luminoso; così fra i fratelli Ternani sembra nascere un'assurda competizione mascherata dal diritto di ciascuno di loro ad autodeterminarsi. Su ognuna delle singole vicende dei tre pare ricadere, inesorabile, la Storia più grande. C'è un senso di sgomento che attanaglia tutti e che comporta la perdita di ogni identità. Ecco perché ognuno sente in fondo di essere un nameless, un 'senza nome'.

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Sapientemente accompagnato nella presentazione da Rita Scarfone, l'autore ha spiegato ai presenti il particolare aneddoto che ha visto protagonista una sua paziente. "Una ragazza - ha spiegato - in terapia per una patologia particolare che mi chiese se mai fosse diventata madre. Non volevo dirle che sarebbe stato difficile e ho cercato di buttarla sull'ironia dicendole che sarebbe stato carino conoscere prima il papà. Lei mi spiazzò dicendomi che questa prerogativa non fosse così indispensabile".

Una affermazione che portò il medico ad una lunga riflessione interiore e che oggi gli restituisce una domanda: "È un diritto di tutti diventare genitore? È un nostro diritto procreare o è una combinazione? Chi può dire: io posso, io devo diventare padre o madre? Resto del parere che siamo inconsapevoli dell’immenso dono che abbiamo nel procreare" ha aggiunto l'autore. 

La rassegna si chiuderà domani, sabato 27 luglio, con la presentazione di "Donne custodi, donne combattenti" del magistrato Marisa Manzini.

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