di ENZO COSENTINO
Dal quattro maggio inizia la fase di ripartenza a ritmi per così dire pianificati, dopo la botta del Coronavirus. Ma attenzione: il mostro non ha ancora battuto ritirata (per rientrare da dove è arrivato. O stato inviato!). Quindi massima osservanza delle misure di sicurezza (quelle garantite e certificate). D’ora in avanti, chi ne ha bisogno può riaprire “bocca” seduto in poltrona dall’odontoiatra di fiducia. La categoria che ha dovuto chiudere gli studi è già al lavoro per riprendere l’attività. Professionisti che comunque non si sono defilati ma hanno assicurato solo l’emergenza. Anche se di fronte a non poche nuove problematiche per riorganizzarsi gli odontoiatri della provincia di Catanzaro saranno pronti. Lo assicura il dott. Salvatore De Filippo, presidente dell’Albo provinciale degli odontoiatri, nelle risposte, “a cuore aperto” quindi senza veli, alle nostre domande.
Dottore De Filippo, ritiene che ci siano degli effetti importanti che il Covid- 19 ha avuto nel lavoro quotidiano della assistenza odontoiatrica territoriale?
“In riferimento alle misure di contenimento per la diffusione del contagio da virus COVID-19 adottate dalle Autorità Sanitarie, in questo momento di grave emergenza sanitaria che sta interessando l'intero Paese, si è chiesto ai 200 studi odontoiatrici capillarmente presenti sul nostro territorio provinciale, di contribuire al superiore interesse della salute pubblica, limitando l'attività assistenziale dei propri studi professionali ai soli trattamenti necessari, urgenti ed indifferibili, nonché di favorire la permanenza al proprio domicilio del personale di studio (ferie, permessi, ecc...). Con orgoglio devo evidenziare come la disponibilità dei colleghi Odontoiatri a gestire le urgenze abbia dimostrato ancora una volta come gli studi odontoiatrici debbano essere considerati dei presidi sanitari territoriali. Questa disponibilità ha anche permesso di non intasare in questo particolare momento di emergenza sanitaria i PS Ospedalieri evitando la promiscuità con il paziente sospetto COVID”.
Presidente, quindi potremmo dire: Odontoiatri in prima linea ?
“Certamente, non poteva essere diversamente ma, preciso che non è da intendersi in prima linea come assistenza ai pazienti critici in emergenza COVID-19. Siamo anche noi una parte indispensabile del sistema sanitario e la nostra disponibilità con chi ha sofferto di patologia odontoiatrica è stata sempre garantita con grande disponibilità nonostante le difficoltà del momento".
Ci sono ricadute economiche ?
“Sia ben chiaro che la disponibilità dell’ odontoiatra ad effettuare solo ed esclusivamente le urgenze ha comportato come conseguenza l‘azzeramento del proprio reddito con importanti ricadute economiche sull’intero comparto odontoiatrico. Non nascondo la preoccupazione di tale situazione che necessita l'attivazione di immediati strumenti di sostegno considerato che il 95% delle prestazioni vengono erogate dagli studi professionali e per un circolo vizioso,comprende, come il problema potrà ricadere sulla salute dei Cittadini. Questo aspetto diventa un problema gravoso soprattutto per i giovani colleghi che si avviano alla professione avendo affrontato investimenti personali e familiari".
Dunque tutti pronti a ripartire?
“Certo l'auspicio è che presto si possa tornare alla nostra quotidianità e sarà necessario cosi come nella vita di ognuno di noi prendere delle precauzioni. Devo pero evidenziare che gli studi odontoiatrici probabilmente nell’ambito di tutti gli operatori sanitari sono quelli che maggiormente hanno dimostrato negli anni dimestichezza nel controllo delle infezioni crociate per dirla banalmente i pazienti hanno da sempre visto il “ dentista con guanti e mascherina”. Ovviamente non è solo questo, ma da sempre,procedure, percorsi e dispositivi sono richiesti anche nel momento in cui vengono rilasciate le autorizzazioni sanitarie. Ancora di più i cittadini in futuro dovranno fare attenzione a non affidare la loro salute nelle mani di esercenti abusivi. Su questo tema della sicurezza delle cure siamo in attesa oltretutto delle Linee Guida Ministeriali. Così come siamo in attesa di poter effettuare i tamponi per COVID-19 già richiesti alla Azienda Sanitaria Locale. Approfitto di questa domanda per denunciare il fatto che si sta verificando il nondimeno dello sciacallaggio da parte di alcuni operatori commerciali, sui prezzi dei dispositivi di protezione individuale che perpetua la difficoltà di reperimento degli stessi comportando un danno all’assistenza odontoiatrica dei nostri pazienti. Ricorderà come noi Odontoiatri circa 2 mesi fa. Abbiamo recepito le difficoltà di tanti operatori che combattono in trincea con passione e sacrificio la battaglia contro il COVID-19, impegnati nelle strutture pubbliche del nostro territorio e mi riferisco in particolare a quello di competenza dell’Albo Provinciale di Catanzaro, attivando spontaneamente gare di solidarietà per acquisti di presidi che, come ben sa erano indispensabili per limitare il contagio COVID, e abbiamo donato migliaia di mascherine ai presidi Ospedalieri. Oggi gli studi Odontoiatrici hanno problemi di approvvigionamento, sarà la sfida del domani per ripartire”.
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