di FRANCESCA FROIO
Con l’avvio della fase due il nostro paese si prepara a ripartire. Farlo in tutta sicurezza, oltre ad essere un obbligo, è un dovere, e lo è in tutti i settori, in quello sanitario ancor di più. La parola d’ordine è protezione. Ne abbiamo parlato con il Dottore Domenico Salerno, direttore del dipartimento Materno-Infantile, dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, che ci ha spiegato le modalità di ripartenza previste dal dipartimento.
Con l’avvio della fase 2 anche il dipartimento Materno-infantile si prepara alla ripartenza. Sappiamo che sono state emanate delle disposizioni ben precise, mirate alla salvaguardia di tutti. Quali sono?
"Sono gli indirizzi vincolanti per la riorganizzazione dei processi organizzativi e assistenziali, per la gestione degli spazi e per la migliore articolazione delle diverse attività all’interno delle strutture afferenti al Dipartimento. Si partirà con la ricognizione interna per verificare quali prestazioni potranno essere erogate in condizioni di massima sicurezza. L’obiettivo, in questa delicata fase epidemiologica è quello di contenere il rischio di trasmissione del virus e di ripresa di focolai e, al tempo stesso, ridurre l’impatto della pandemia sull’erogazione dei servizi assicurati all’interno del Dipartimento, consentendone il loro mantenimento".
È in previsione anche la riattivazione dei ricoveri programmati?
"Sì, Si dovrà dare priorità ai ricoveri già programmati, tenuto conto del tipo di patologia e della condizione clinica in caso di peggioramento dello stato di salute. Saranno controllati agli ingressi tutte le persone che avranno accesso al Piano delle Pediatrie. Tutti gli spazi saranno riorganizzati di necessità, al fine di assicurare il dovuto, necessario e obbligatorio distanziamento fisico".
E per quanto riguarda i ricoveri ordinari?
"Per i ricoveri ordinari, si dovrà seguire il «triage» telefonico, prima dell’accesso alle corsie. Se i pazienti dovessero essere sospetti o confermati Covid, saranno rimandati fino a negativizzazione".
Qual è la prassi per i pazienti provenienti da altre regioni?
"Come prescritto dal disposto dell’Ordinanza del DPCM vigente, per chi proviene da altre Regioni, sarà obbligatorio il periodo di quarantena prima di poter accedere al contesto ospedaliero".
Come si affronteranno le emergenze?
"Per le emergenze i pazienti saranno gestiti come sospetti Covid. Il Dipartimento dovrà adeguare le proprie strutture per garantire il distanziamento fisico e la separazione dei pazienti, compresa la predisposizione delle sale operatorie destinate ai pazienti pediatrici. Tassativo l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica, mentre il contatto con i familiari del paziente sarà solo per i genitori".
Un altro aspetto importante riguarda le prestazioni ambulatoriali. Come saranno gestiti gli accessi?
"Per gli ambulatori, le prestazioni mediche dovranno/potranno essere erogate esclusivamente su appuntamento e le sale di attesa saranno riorganizzate per garantire il distanziamento fisico. L’accesso alle strutture sanitarie avverrà previo appuntamento e in condizioni di sicurezza. Eventualmente su appuntamento in diverse fasce orarie. Le prestazioni potranno essere erogate anche distribuite tra mattina e pomeriggio".
Sono previsti dei controlli anche presso gli ingressi?
"Gli ingressi delle strutture sanitarie saranno presidiati da personale incaricato che verificherà la reale necessità di accedere (non meno tenuto conto della fascia d’età) e le condizioni di salute. Personale addetto che controllerà altresì l’uso obbligatorio della mascherina per coprire naso e bocca impedendo ogni stazionamento nell’atrio delle pediatrie, che non sia strettamente necessario. L’accesso sarà consentito ad accompagnatori (uno per paziente) non diversi dai genitori".
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