"L'isola che non c'è": tra i benefici anche non doversi vaccinare contro il covid. I ruoli e i compiti di mariti e mogli

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images "L'isola che non c'è": tra i benefici anche non doversi vaccinare contro il covid. I ruoli e i compiti di mariti e mogli
Un posto di blocco della Polizia

Tra i coinvolti anche un ex generale della Guardia di Finanza

  18 agosto 2022 10:46

di TERESA ALOI

"Una serie di cittadini si sono auto-proclamati cittadini e governanti di un sedicente "Stato Teocratico Antartico di San Giorgio"  e in tale veste stanno tutt'ora effettuando  una massiva campagna di proselitismo nei confronti di un numero di persone  che hanno aderito a tale progetto, pagando un corrispettivo in misura variabile per l'acquisto della cittadinanza e di alcuni documenti connessi allo status di cittadino sangiorgese".  

Banner

Per i magistrati il fenomeno, anche per l'assonanza nomimalistica, scimmiotta le piccole franche teocratiche di confine microstati di origine medievale, ma per le sue caratteristiche modalità di diffusione è assimilabile alla "micronazione" dilagata a partire dagli anni '70, il cui caso più noto è senz'altro costituito dalla Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose"

Banner

"Un'organizzazione stabile dotata di uomini e mezzi, genericamente "ordinata secondo ruoli e compiti stabiliti" quella sgominata stamattina dalla polizia che ha portato a decine di arresti in tutta Italia".  

Banner

LEGGI ANCHE QUI. Catanzaro, truffa e riciclaggio: decine di misure cautelari

LEGGI ANCHE QUI. Stato Teocratico, il racconto di una vittima di una truffa: "Patenti false e documenti per uscire dall'Italia"

Benefici, dunque. Perché, a leggere le carte, alle persone raggirate veniva prospettato in cambio dell'acquisto a titolo oneroso della cittadinanza sangiorgese la possibilità di essere assunti alle dipendente dello Stato sangiorgese, oppure di fruire di una tassazione agevolata, di utilizzare  i documenti dello Stato per circolare agevolmente in tutto il mondo, di usufruire di mutualità  di vario tipo, di proteggere i beni da eventuali azioni esecutive  dello Stato italiano.  Ma anche di ottenere finanziamenti di vario genere e di eludere l'obbligo vaccinale  dello Stato italiano contro il covid. 

L'operazione è stata convenzionalmente denominata “L’isola che non c’è” ed è facile capire il perché. Associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio, i reati contestati. 

Sono 700 le persone residenti in tutta Italia indotte in errore circa l’acquisizione della cittadinanza dell’inesistente Stato Antartico, previo pagamento di una somma di denaro variabile tra i 200 e i 1000 euro, prospettando loro i vantaggi più disparati: dalla possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, alla possibilità di fruire di una burocrazia più snella per le proprie imprese o di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero, alla possibilità di consentire l’ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri.  

I soldi arrivavano su un conto: al 2021 sul conto dell'Istituto superiore di Diritto nobiliare per i magistrati è transitata un somma di 360.763,79 euro. Bonifici e versamenti. La causale: "Contributo volontario" o "Contributo volontario più acquisto documenti". 

I RUOLI

Capo incontestato  del sedicente Stato di San Giorgio, è ritenuto Damiano Bonventre. L'uomo sarà difeso dall'avvocato Anselmo Mancuso. Ritenuto punto di riferimento e il centro decisionale assoluto di tutte le ramificazioni operanti nelle aree geografiche  di riferimento, Catanzaro, Cosenza, Alcamo e Teramo.  Ritenuto la vera "mente criminale"   "avendo intuito l'enorme potenziale che si celava dietro l'attività di truffa alla quale ha dato un alacre impulso". "Mente criminale", ma anche "principale promotore dell'articolato sistema di fabbricazione di documenti falsi".

Liliya Koshuba, moglie di Damiano Bonventre è, per gli investigatori,  una dei fondatori del sedicente Stato all'interno del quale ricopre il formale incarico di "Primo segretario di Stato". Anche lei sarà difesa dall'avvocato Anselmo Mancuso. Un "ruolo nevralgico  nell'architrave dell'impianto truffaldino, fungendo da vero e proprio alterego del marito" . 

Mario Farnesi, ex generale della Guardia di Finanza ormai in pensione "sedicente principe, è risultato il fondatore dello stato teocratico di cui ha assunto la qualifica di capo sino alla sua fuoriuscita dopo il conflitto nato con Bonventre". Sino al suo allontanamento "ha costituito il  riferimento operativo  di tutte le ramificazioni operanti nelle aree geografiche  di riferimento dove insistono distaccamenti dello Stato teorico". E' "risultato a capo dell'associazione con dirette funzioni  operative e di coordinamento  delle attività illecite portate avanti dall'associazione per delinquere".  Il suo ruolo permette di avere "una  potenziale rete di conoscenze": Lui e la moglie "sono risultati apripista  nell'individuare  nuove modalità di proselitismo  e di truffa (es.la fondazione di una banca) dimostrando una particolare capacità a delinquere".

Paola Dalle Luche, moglie di Mario Farnesi. Anche lei, per gli inquirenti, riveste la carica di "Primo segretario di Stato". E anche lei fungeva da "alterego del marito".

Giuliano Sartoron. Non è tra i fondatori ma per gli inquirenti  il  suo ruolo “nell’architrave dell’articolato truffaldino è essenziale”. E’ stato “ il principale artefice del sistema di fabbricazione dei documenti falsi”.

Federico Lombardi.  Ha portato avanti l’articolazione dell’organizzazione criminale dislocata in Abruzzo. Per sua stessa ammissione ha ottenuto la sottoscrizione di oltre 70 cittadinanze dietro il corrispettivo di 300 euro ciascuna.

Enrico Gambini. Di professione commercialista "è risultato pienamente inserito nelle dinamiche truffaldine dell'associazione". Ha istituito presso il proprio studio commerciale l'Ufficio di rappresentanza dello Stato di San Giorgio per la regione Abruzzo ". "E'  poi segretario al bilancio del sedicente stato di San Giorgio".

 Emanuele Frascà. E' risultato essere al vertice della cellula criminale  dell'organizzazione radicata a Catanzaro. Una autorevolezza derivata "dall'alacre attività di proselitismo che gli ha consentito  di attirare nella rete del sistema truffaldino quasi un centinaio  di ignare vittime" .

 Fabrizio Barberio. Al pari di Frascà "è risultato essere al vertice della cellula criminale dell'organizzazione radicata a Catanzaro".  

Lorella Cofone. Svolge un ruolo di coordinamento tra tutti gli associati.

 Nicola Pistoia. "Attivo nel proselitismo finalizzato all'acquisto di nuove cittadinanze trattenendo per sè una parte dei proventi in misura variabile solitamente in mjsura pari a 50 euro cadauna"

Roberto Santi. "Entrato solo in epoca recente nelle file del sedicente stato. Riveste il ruolo di segretario  di stato alla sanità. Ha èortato avanti un filone di proselitismo cercando di adescare potenziali nuovi cittadini nella platea dei no vax e no gree pass".

 

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner