Longobucco mare, Oliverio: "Chi taglia nastri cancella la storia!"
30 marzo 2025 16:46“Quanto è accaduto in occasione della del lotto della Longobucco mare, realizzato fino al ponte di Caloveto, è davvero grottesco. Una vera e propria falsificazione storica ad opera di forze che non hanno speso un grammo della loro forza politica ed istituzionale per la realizzazione di questa opera.
Tempi lunghi, burocrazia, errori tecnici, etc: ci sta tutto, sono il grande handicap italiano. Nel sud poi non ne parliamo. Ma sappiamo anche che è un handicap spesso utilizzato per vanificare i programmi di investimento nelle infrastrutture. Si comunica in pompa magna la destinazione di risorse per importanti infrastrutture viarie, ferroviarie ecc. che puntualmente si arenano con la giustificazione di impedimenti e lungaggini burocratiche.
Tuttavia per quanto riguarda la Longobucco/mare, di cui sembra essersi perduta memoria, basterebbe guardare gli atti , per constatare che i finanziamenti (tutti!) a partire dal primo lotto, nella seconda metà degli anni '80, all'ultimo ancora non cantierato di 20 mln di euro(ponte Caloveto -Crosia), sono stati tutti deliberati da Giunte Regionali di sinistra o di centro sinistra.
E ancora: è colpevole dimenticare (o fare finta di dimenticare) che il vero protagonista di questa opera è stato il popolo di Longobucco, guidato da Sindaci e amministratori democratici e da organizzazioni politiche e sindacali combattive e non ossequienti.
Come si può permettere di cancellare una storia che, seppur tra tante difficoltà e limiti, è stata una grande storia?
Non è retorica la mia. È un doveroso contributo all'affermazione della verità, per impedirne lo stravolgimento ad opera di quanti, con disinvolta malafede, non si limitano al taglio di un nastro ma hanno la presunzione di falsificare la storia attribuendosi meriti che non hanno.
Piuttosto farebbero bene ad assumere iniziative concrete per realizzare l'ultimo tratto ed evitare così il disimpegno delle risorse già destinate.
Difendere la storia di una comunità è un dovere civico, rispettarla con coerenza ed impegno reale e leale è un dovere politico e morale di chi ne assume la rappresentanza nel governo delle istituzioni.
Lo scrive in una nota l’ex presidente della regione Calabria Mario Oliverio.