I consiglieri di minoranza Costanzo Sergio, Fiorita Nicola, Celia Fabio, Bosco Gianmichele, Rotundo Cristina e Notarangelo Libero chiedono conto sulla verifica fiscale dell'Agenzia delle Entrate che, secondo quanto denunciato dall'associazione I Quartieri (leggi qui), avrebbe visto il Comune soccombente per una consistente cifra legata alla deducibilità di Iva e Irap. Per conto della maggioranza, il consigliere Filippo Mancuso aveva rassicurato sul fatto che non ci possono essere effetti negativi sul bilancio poiché quelle somme erano state accantonate fra i residui attivi senza essere impegnati o utilizzati. La minoranza punta il dito contro la non comunicazione dell'esito della procedura del Fisco contro il Comune nel corso delle commissioni consiliari. Il bilancio è una pratica su cui è sovrano il Consiglio comunale.
Di seguito l'intervento integrale dei sei consiglieri di minoranza
"Se lo slogan dell’amministrazione Abramo è essere credibili, allora la credibilità bisogna dimostrarla nei fatti e non solo nei comunicati stampa.
Non è una volgarità politica rispondere alle domande poste dall’associazione I Quartieri, che non solo di natura tecnica, ma che toccano l’obbligo della comunicazione e dell’informazione dei fatti a tutti i consiglieri comunali.
Noi non abbiamo ricordo che la vicenda di bilancio, l’accertamento che sembrerebbe oggi concluso da parte dell’Agenzia delle Entrate, sia stato oggetto delle riunioni della commissione consiliare, per come non abbiamo ricordo che quanto viene palesato a margine delle vicende, sia mai stato oggetto di in incontro, sempre in commissione, con i componenti del collegio dei revisori dei conti.
Se la nostra memoria dovesse fare difetto, per come non lo registriamo sulle risposte avute e non avute rispetto a richieste di notizie, sempre sul fatto in questione, attraverso gli strumenti che ci riconosce il nostro ruolo, quello delle interrogazioni, diventa facile sgombrare il campo ed applicare quel criterio di credibilità, la bandiera aggiuntiva del comune di Catanzaro.
La formula è molto semplice, basta che i presidenti della commissione consiliare avvicendatisi a partire dal 2017 ad oggi rendano pubblici i verbali delle riunioni che hanno trattato la vicenda di bilancio, per come ha sottolineato il collega Filippo Mancuso (leggi qui, ndr), quando afferma che la pubblicità degli atti è avvenuta come previsto per legge. Restiamo in attesa che Francesco Gironda, Giuseppe Pisano e Fabio Talarico sottoscrivano il concetto di credibilità evocato dalla maggioranza di Abramo".
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