L'ex sindaco esiliato sconfitto alle ultime comunali
28 maggio 2019 13:26
L’onda verde che ha invaso l’Italia e bagnato la Calabria sommerge anche i simboli. Dopo un quindicennio di regnanza l’ex sindaco esiliato Domenico Lucano è rimasto fuori dal Consiglio comunale di Riace. La sua lista di riferimento “Il cielo sopra Riace”, guidata dall’ex assessore ai Lavori Pubblici Maria Spanò, è arrivata soltanto terza ottenendo 320 voti e quindi solo un seggio. Scavalcata di appena un voto dalla formazione “Riacepuntozero”. Singola preferenza che tuttavia vale un seggio in più e quindi in automatico l’esclusione di Lucano. Trionfa con 462 voti la lista con coloriture leghiste “Riace rinasce” del nuovo sindaco Antonio Trifoli che potrà contare su una pattuglia di sette consiglieri. Dopo la sconfitta, Lucano ha detto di non voler abbandonare la politica. È chiaro però che essere battuti dopo l’inchiesta giudiziaria che lo vede ancora coinvolto, dopo la messa in discussione del modello di accoglienza che ha congegnato e per di più da una formazione politica ispirata all’avversario giurato leghista, è forse il colpo peggiore per Lucano. Come il voto democratico della cittadina simbolo dell’integrazione aveva per tutti questi anni acconsentito all’esperimento valso le copertine dei media internazionali, ora i riacesi stanno dicendo che quella esperienza non ha più l’appoggio del paese. Per quanto coercitivo possa essere l’esilio ordinato dalla magistratura non c’è niente di più segnante della gente del posto che chiude, con il voto, un capitolo. Più simbolo che modello replicabile, Riace ha voltato pagina.
(ga.ru)
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