di ARCANGELO PUGLIESE
In seno alla IV edizione della rassegna d’arte LuceFest, che si è tenuta anche quest’anno a S. Pietro Magisano e che ha visto coinvolti artisti di fama internazionale proveniente da ben 5 continenti, incontriamo lo street art Tony Gallo che ne ha fatto parte con un nuovo grande murales.
Cosa l’ha spinto a partecipare ad un festival dell’arte qui in Calabria?
Sono diversi anni che conosco la vostra bellissima Calabria e che partecipo a dei festival. Ho iniziato 7 anni fa a Mangone, con “Gulia Urbana” e poi sono stato chiamato qui, quest’anno, a LuceFest. Per me S. Pietro Magisano è come una seconda famiglia.
Cosa l’attrae più della Calabria?
La semplicità delle persone, il loro affetto, la loro calda accoglienza. Un po’ è come sbarcare in un altro mondo. Tornare dietro nel tempo quando ero ragazzino e vivevo la strada in modo più facile.
Tramite la sua arte, dai grandi artisti del passato presenti nella sua città di Padova, come Giotto nella Cappella dei Scrovegni, Donatello con la sua possente statua equestre in piazza ed i vedutisti veneti, cosa ha colto al meglio?
Sicuramente il paesaggio ritorna sempre nei miei lavori, così come la natura, gli animali, i colori della mia terra.
Ci può raccontare il lavoro di questa edizione di LuceFest?
L’opera si chiama: “Chilla de papere”. E vuole rappresentare un personaggio che ama l’estremo.
In che senso?
Con il suo proprio amore vuole trasportare ciò che ama nel migliore dei modi.
In questo contesto chi è che è amato?
Sicuramente la famiglia e le proprie emozioni.
E delle papere che ne facciamo?
Quello che si vede bisogna guardarlo anche oltre le figure. Per me le oche sono un animale fragile, delicato e questo è un qualcosa che mi coinvolge tanto.
Quando è cominciata questa sua passione per la street art?
Sono sempre stato attratto dall’arte, in particolare dal disegno. Dopo un percorso da musicista ho deciso che era l’ora di esprimermi al meglio in questo campo.
I suoi lavori sono di getto o studiati a tavolino?
Parto da un bozzetto istintivo per poi creare intorno allo stesso un mondo perfetto.
Le tonalità dei suoi colori che ruolo hanno nelle sue composizioni?
Amo molto utilizzare il nero per far spiccare tutti gli altri colori.
E’ vero che nelle sue composizioni ci sono sempre il bianco ed il rosso, che sono poi i colori del Padova?
Amo molto la mia città e mi piace portarla con me in ogni opera.
Nell’ascesa come artista il suo contesto l’ha aiutata?
Sicuramente mi ha dato tanto ed io sto cercando di ricambiare questi crediti.
Si vive facendo il lavoro di street art?
Si vive se ti impegni tutti i giorni. Se ti crei una piccola azienda intorno a te.
E’ meglio esprimersi sulla strada o nelle gallerie?
Amo molto lavorare intimamente nel mio studio sulle tele. Allo stesso tempo la strada ti da’ il senso della libertà.
Sei un artista residenziale come “Cibus” o prediligi il viaggio?
Lavorando come street artist ho il dono di poter viaggiare, anche se amo le mie abitudini quotidiane.
Quali sono i grandi centri che hanno il privilegio di avere un suo lavoro?
Amsterdam, Londra, Valencia, Berlino. Ho lavorato anche in Svizzera.
In che senso i suoi lavori sono riconoscibili da non aver bisogno di una sua firma?
Sicuramente dal tratto dei volti dei personaggi. Li maschero con le sembianze di animali fantastici; dall’utilizzo dei colori che sono molto marcati; dal prediligere diversi aspetti della natura.
La sua famiglia che ruolo ha giocato nella sua formazione artistica?
Fortunatamente mi hanno lasciato la libertà di esprimermi ed ho cercato di seguire sempre i bei modi che mi hanno impartito.
Ha nuovi progetti in cantiere?
Certo, sto lavorando alla realizzazione di una mostra personale itinerante dove vorrei portare oltre che a delle tele anche delle sculture.
Queste sue sculture me li può descrivere?
Non sono altro che i miei dipinti trasportati alla terza dimensione.
In merito, che materiali usa?
La terra cotta colorata ed il bronzo.
Le riesce meglio fare il pittore o lo scultore?
Spesso mi piace cambiare per non fare sempre la stessa cosa.
Che sogni ha per il futuro?
Vorrei che i miei sogni non abbiano mai una fine, che sempre si rinnovino per continuare a vivere con lo stesso entusiasmo di sempre.
Che emozione le dà sapere che oramai a pieno titolo farà parte della storia della street art?
Fortunatamente non me ne rendo ancora conto di che peso e quale responsabilità sono gravato, ma la cosa che più desidero è riuscire a lasciare un segno, in questo mondo, del mio passaggio.
Mi sembra che non sia poca cosa. Grazie.
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