
di LUIGI POLILLO
Si è spento uno dei pilastri dell'arte Scultorea e teatrale del nostro meridione. Lorenzo Reina pastore del mondo e artista del sogno. Visionario, mente illustre che creo' e costruì il Teatro Andromeda in Sicilia.
Scompare all'età di 65 anni, Lorenzo Reina con il suo teatro a Santo Stefano Quisquina (Agrigento) ha sposato l'amore per il paesaggio, l'arte e la spiritualità.
Creatore del Teatro di Andromeda, Reina ha lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario e nel paesaggio dell'isola.
Un opera indimenticabile la sua vita impressa nei monti siculi, egli si definiva un "pastore-artista", proveniva da una famiglia di pastori portò avanti l'attività paterna pur avendo una innata passione per l'arte e avendo frequentato l'Accademia delle Belle Arti a Palermo.
Oltre al teatro, fu autore di innumerevoli sculture di pregio, tra cui l'Icaro Caduto, pensate per spingere il visitatore a guardare "oltre".
La sua visione artistica ha permesso la creazione della "Fattoria dell'arte", un luogo che è diventato una meta rinomata in tutto il mondo.
Il teatro venne edificato da Lorenzo Reina, pietra su pietra,un opera colossale di certosina e divina bellezza, realizzato in una zona panoramica della città un palco circolare e dei posti a sedere, costituiti da blocchi di pietra che riproducono in numero (108) e disposizione le stelle della costellazione di Andromeda.
Il teatro ha riscosso un grande successo nel mondo della cultura, venendo presentato persino alla XVI edizione della Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia.
In corrispondenza del solstizio d’estate l’ombra del sole proiettata da un disco posto alle spalle del palco proietta un cerchio che coincide con uno spazio nero circolare sul palco e
allo stesso modo dalla bocca di una scultura al tramonto passa un raggio di sole.
Viene anche definito il teatro in pietra più alto al mondo per il fatto di trovarsi circa a quota 900 metri.
Un luogo dove ci si proietta in un concetto di "mondo divino" unito alla nozione di "potenza esistenziale" in un territorio dove la filosofia della religione, l'ontologia e la mistica si intrecciano per cercare di definire l'origine stessa della vita e della realtà.
Esplorare questa dimensione significa interrogarsi sul legame tra il finito (l'uomo e il mondo materiale) e l'infinito (la scaturigine divina), cercando di comprendere come la "potenza" non sia solo forza bruta, ma capacità creativa e trasformativa.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797