M5S primo in Calabria, ma in calo. Sfonda la Lega. FdI vicino a Forza Italia

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I risultati delle Europee 2019 in Calabria

  27 maggio 2019 15:29

di Antonella Scalzi

Il Movimento Cinque Stelle era e resta primo partito. Le elezioni europee in Calabria disegnano una regione in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Posizione invariata anche per il Partito democratico che con la medaglia di bronzo resta sul podio. Ma la sorpresa di chiama Lega: dallo 0,74 per cento di cinque anni fa al 22,61 di oggi. Con quasi 165mila voti il partito del vicepremier Matteo Salvini (leader più votato in Calabria con ben 44.163 preferenze) sale sull’olimpo dei partiti che fanno la differenza e lo fa anche in Calabria abbandonando così definitivamente la caratterizzazione di partito del Nord. E il balzo è significativo anche se rapportato al dato che il Carroccio fece registrare l’anno scorso, in occasione delle Politiche. Quindici mesi fa si fermò al cinque per cento, oggi la sorpresa con un incremento che era nell’aria, ma che in pochi avrebbero preventivano con margini così ampi.

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E mai come questa volta la vittoria si identifica con il secondo posto e la guerra si è consumata tutta in seno al governo giallo-verde con il partito di Di Maio che distanzia l’alleato di quattro punti, resta pressoché stabile rispetto alle Europee del 2014, ma crolla rispetto alle Politiche. Quasi 17 i punti persi anche in Calabria da quello che fino a ieri era il primo partito di governo. E se, almeno stando ai commenti a caldo, gli equilibri a Palazzo Chigi non cambieranno lo smacco, anche in Calabria, resta.  Quadro a tinte fosche dal quale emerge comunque l’eurodeputata Laura Ferrara, la più votata con 42.647.

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Quadro invertito per il Partito democratico che premia Francesco Iacucci, scelto da 22.360 elettori, guadagna quasi quattro punti rispetto a un anno fa, ma non regge in alcun modo il confronto rispetto a quel 35,80 che il Pd calabrese a trazione renziana fece registrare cinque anni fa. Percentuali diverse, ma l’altro exploit calabrese si registra in quota Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni, che ha già parlato di «risultato straordinario», fa il pieno di voti anche in Calabria. Quasi 75mila voti, di cui 26.237 soltanto per Denis Nesci, e percentuali a doppia cifra impensabili soltanto fino a un anno fa quando FdI non arrivò neppure al cinque per cento e ancor meno rispetto alla scorsa tornata elettorale per le Europee quando non superò la soglia di sbarramento del quattro per cento. I sovranisti in Calabria, insomma, sfondano arginati soltanto dal Movimento Cinque Stelle. Troppo deboli i riscontri di Pd e Forza Italia. La candidatura di Silvio Berlusconi, il leader che da noi ha ottenuto 26.782 voti, sembra non aver avuto l’effetto traino sul quale l’ex Cavaliere sembrava contare un po’ in tutta. Gli Azzurri non arrivano al 14 per cento e perdono 6 punti sia rispetto alle scorse Europee sia rispetto alle scorse Politiche.

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Dati e percentuali di diverso tenore per le altre liste in campo che dalla Sinistra a Casapound passando per i Popolari, i Comunisti fino al Partito animalista non arrivano al quattro per cento, a quel miraggio che consente di arrivare alla soglia di sbarramento che in un sistema proporzionale puro garantisce lo sbarco a Bruxelles. Una riflessione che resta attuale anche se rapportata ai dati del capoluogo di regione. Catanzaro ha rispettato la tendenza nazionale e quella regionale. L’unica nota di colore riguarda Forza Italia che sui Tre colli argina la performance pure importanti di Fratelli d’Italia. Qui la Meloni non porta a compimento il sorpasso su Berlusconi. A Cosenza è invece la Lega a non avere la meglio sul Pd e nel capoluogo brutio i numeri registrati a livello nazionale si confermano in pieno. Stesso scenario a Reggio Calabria dove però il partito più votato è la Lega di Salvini. Dal canto suo Crotone fa registrare una classifica dei partiti più votati molto simile a quella del capoluogo di regione. E a Vibo Valentia, città chiamata al voto anche per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale che le carte si sono mischiate. Eppure Salvini vince la sfida anche qui seppur quasi appartato al Movimento Cinque Stelle. E se Forza Italia ha soffiato il podio al Pd, Fratelli d’Italia si è attestata sul quinto gradino della classifica. Dati da leggere in base a tante sfumature. Un dato su tutti che dà un importante spunto di riflessione però c’è ed è l’affluenza in calo. Quasi 20 punti in meno di votanti rispetto alla Politiche dicono che il rapporto tra i cittadini e la politica torna a farsi se non difficile quantomeno complicato.

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