Macrì (responsabile Ambiente della Lega) ha incontrato il dirigente regionale Siviglia

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Il presidente dell'Ordine degli Architetti di Catanzaro, Pino Macrì  
  09 agosto 2023 23:03

Il Responsabile regionale Dipartimento AMBIENTE LEGA Calabria, Arch. Giuseppe Macrì, ha incontrato il dirigente generale della Regione Calabria Ing. Salvatore Siviglia per un confronto operativo in merito alle azioni da sostenere in materia ambientale.

Macri sostiene che “é’ importante avviare una comunicazione serrata, organizzando incontri con gli amministratori locali al fine di sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente e dei valori sociali.” L’esponente di Ambiente Lega ha inoltre ribadito che “è’ necessario puntare anche sulla formazione orientata allo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo all’ utilizzo delle risorse comunitarie, nazionali e regionali. La risorsa ambientale in Calabria può diventare un volano di sviluppo se s’interviene con un piano di risanamento ambientale (depurazione e discariche) e con una rigorosa gestione delle risorse idriche (uso razionale delle acque e realizzazione di bacini idrici), senza dimenticare la risorsa boschiva, quale elemento principale dei valori ambientali.”

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In una nota diramata a conclusione del suo incontro in Regione, Macri ha puntualizzato di aver rappresentato “la necessità di  una forte azione di sostegno finalizzata alla tutela del patrimonio e alla riduzione dei rischi: -inquinamento da reflui fognari; -inquinamento della acque; -incendi boschivi -inquinamento RADON (gas naturale radioattivo); -inquinamento acustico, all'inquinamento elettromagnetico. Il problema più urgente riguarda la depurazione delle acque reflue che interessa territori complessi, orograficamente caratterizzati da schemi idrici articolati con difficolta orografiche da superare. In Calabria sono presenti 539 depuratori, dislocati in un territorio difficile, che necessita di un piano di razionalizzazione intercomunale con impianti di depurazione a controllo remoto (telegestione). E’ inoltre necessario sostenere e rifinanziare i cosiddetti Contratti di Fiume, di Lago e di Costa necessari per il risanamento ambientale finalizzato allo sviluppo delle comunità locali. I rifiuti gestiti in modo inadeguato, sia urbani che industriali, sono responsabili di oltre un terzo delle contaminazioni locali, seguiti dalle attività industriali. L’aria e l’acqua possono trasportare inquinanti, compresi composti azotati e minuscoli frammenti di plastica nocivi all’uomo e a tutti gli essere viventi.  Puntare sulla sola responsabilità delle amministrazioni comunali per garantire l’efficienza dei depuratori senza un controllo di tutto il processo non porta ad alcun risultato positivo. Ridurre i tempi per l’affidamento delle gare riguardanti le opere igieniche (reti fognarie e acque), centralizzando le procedure di affidamento ad unico soggetto pubblico per tutti i comuni con poteri speciali da affidare a soggetti titolati. Bene ha fatto il presidente Occhiuto a prendere provvedimenti verso le amministrazioni comunali inadempienti che non hanno rispettato le disposizioni dell’Ordinanza Presidenziale in materia di uso delle risorse per realizzare e/o adeguare gli impianti di depurazione, ma non è sufficiente se non si sensibilizzano gli amministratori locali e tutti i soggetti pubblici e privati. L’inquinamento del suolo e del territorio è un problema regionale che si sta affrontando investendo le risorse disponibili.”

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