Maddalena Crippa incanta il pubblico del teatro del Grillo di Soverato con “Crisi di nervi”

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images Maddalena Crippa incanta il pubblico del teatro del Grillo di Soverato con “Crisi di nervi”

  27 marzo 2025 10:26

di MARIA PRIMERANO

Accattivante e di grande presenza scenica, brillante, Maddalena Crippa colma le aspettative e incanta il Teatro Comunale di Soverato con “Crisi di nervi”, tre atti unici di Cechov, programmazione del Teatro del Grillo. 

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Un pubblico entusiasta ha applaudito con grande enfasi la protagonista, accompagnata da Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Alessandro Sampaoli, Emilia Scatigno e Sergio Basile.

Se volete specchiarvi nella psicopatologia del quotidiano e magari ritrovarvi con tutte le vostre nevrosi, o semplicemente se andate in cerca di una serata di buon teatro, non ammorbante, allora questo spettacolo fa per voi.

La regia è di Peter Stein, - regista nato a Monaco di Baviera, classe 1937, allievo di F. Körtner e seguace delle teorie brechtiane, già direttore dal 1970 della Schaubühne am Halleschen di Berlino Ovest, ha poi ha lasciato la Schaubühne e nel 1992 è stato nominato direttore della sezione teatrale del festival di Salisburgo, carica che ha mantenuto fino al 1997, attivo anche nel teatro d'opera, -  profondo conoscitore di Cechov, che per l’occasione ha realizzato il  Trittico - L’orso, I danni del tabacco, La domanda di matrimonio - imbastendo tre atti unici del grande autore russo.

I tre scherzi scenici, come li definiva lo stesso Cechov, raccontano con ironia e sarcasmo le nevrosi, le ipocrisie e le frustrazioni della società russa di fine Ottocento. Scritti tra il 1884 e il 1891, sono stati fonte di ispirazione e di studio per gli attori e gli scrittori di teatro e divertimento per intere generazioni di spettatori.

L’orso vede protagonista un vedovo burbero che si reca dalla giovane vedova di un suo creditore per riscuotere il debito. Tra i due si scatena un vivace battibecco che, con toni grotteschi e ritmo incalzante, sfocia in una proposta a dir poco sorprendente.

I danni del tabacco narra le disavventure di un oratore ipocondriaco che, durante una conferenza sui pericoli del fumo, si ritrova a dover affrontare una serie di incidenti comici e imprevisti, tra starnuti, attacchi d'asma e confessioni inaspettate.

La domanda di matrimonio racconta l'esilarante tentativo di un timido proprietario terriero di chiedere la mano alla figlia del suo vicino, tra fraintendimenti e colpi di scena esilaranti.

«Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere, il giovane Cechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville. - scrive Stein nelle note di regia -. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici, pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà, e che a loro volta sono diventati il terreno fertile per l’esperienza e la preparazione delle grandi opere della maturità dell’autore. Nelle tre opere esemplari che presentiamo, i personaggi di volta in volta si fanno prendere da crisi di nervi, si ammalano, sono preda di attacchi isterici o litigano in continuazione fra loro. Tutti i temi cari all’autore sono presenti: quello sguardo empatico e ironico sul mondo e sull’umanità, quel senso di nostalgia per tutto ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, quella feroce e tagliente analisi delle dinamiche familiari e sociali».

Gradevoli i costumi, semplice e adeguata la scenografia, lo spettacolo risulta molto divertente, pescando nelle inquietudini del quotidiano, nei conflitti interiori di ognuno di noi. E Maddalena Crippa, attrice dalle grandi capacità recitative e consolidata esperienza, con il suo ensemble attoriale,  con grande maestria e leggerezza, è la portatrice sana di questo messaggio su cui vale la pena, certamente, di ironizzare, ma anche riflettere.



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