Mafia: tutti gli indagati dell'operazione "Stella cadente" (I NOMI)

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Guardia di Finanza, foto di archivio
  26 settembre 2019 12:35

Con l'operazione antimafia contro la Stidda nissena "Stella cadente"  la polizia di stato ha eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare di cui 26 in carcere e 7 agli arresti domiciliari a carico di persone indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi. Due persone sono ricercate.

Sono finiti in carcere: Di Giacomo Bruno, inteso "Marlon Brando", gelese di 44 anni; Di Giacomo Giovanni, gelese di 47 anni, già detenuto; Antonuccio Giuseppe Alessandro, gelese di 39 anni, già agli arresti domiciliari; Antonuccio Giuseppe inteso "Pallina", gelese di 33 anni; Ajdini Mirjan inteso "Emiliano o Puci", albanese di 32 anni, già agli arresti domiciliari; D'Antoni Luigi, gelese di 54 anni; Di Giacomo Vincenzo, gelese di 52 anni, già detenuto in una casa di lavoro; Di Giacomo Rocco, gelese di 63 anni; Di Maggio Vincenzo, gelese di 30 anni; Giaquinta Giuseppe, gelese di 28 anni; Guzzardi Luciano, catanese di 55 anni; Lauretta Emanuele, gelese di 35 anni, già detenuto; Lauretta Emanuele, gelese di 41 anni; Marchese Rosario, calatino da sempre vissuto a Gela di 33 anni, già detenuto; Marino Gaetano, gelese di 35 anni; Nastasi Giuseppe, gelese di 35 anni; Palena Nicola, gelese di 37 anni, già detenuto; Parisi Gianluca, gelese di 36 anni; Pennata Alessandro Emanuele, gelese di 36 anni; Portelli Paolo Franco, gelese di 20 anni; Romano Andrea, gelese di 25 anni; Scerra Filippo, gelese di 44 anni; Scilio Alessandro, gelese di 39 anni; Tomaselli Massimiliano inteso "Emiliano", gelese di 38 anni; Traina Giovanni, palermitano di 44 anni, trapiantato a Gela; Truculento Giuseppe, gelese di 51 anni.
Sono stati posti agli arresti domiciliari: Cammalleri Samuele Antonio, gelese di 32 anni; D'Antoni Giuseppe, gelese di 30 anni; Cosca Laura, gelese di 25 anni; Famà Aleandro, inteso Scarabeo, gelese di 23 anni; Peritore Benito, gelese di 43 anni, già detenuto; Infurna Calogero Daniele, gelese di 36 anni; Vella Giuseppe, palermitano trapiantato a Licata di 66 anni. Sono ricercati Antonuccio Salvatore inteso "orecchie di plastica", gelese di 42 anni e Simone Gaetano, gelese di 48 anni.

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L'ordinanza è stata eseguita dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Caltanissetta e del commissariato di Gela, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e di Unità cinofile di Palermo e Catania e delle squadre mobili di Catania, Siracusa, Chieti, L'Aquila, Brescia e Cosenza.

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Un clan violento, che poteva contare su ‘500 leoni’. Si vantava Vincenzo Di Giacomo e, non sapendo di essere intercettato, spiegava che, qualora si fosse profilata l’ipotesi di fronteggiare il clan rivale di Cosa Nostra, la Stidda poteva contare su 500 uomini armati in grado di scatenare l’ennesima guerra di mafia. Emerge anche questo dall’operazione "Stella Cadente" eseguita dalla Polizia con 35 misure cautelari. “Un’associazione armata di spiccata pericolosità sociale” la definiscono gli investigatori, che operava nel territorio di Gela, imponendo uno stretto controllo del territorio ai commercianti della zona. 

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Nella stessa giornata è stato portato avanti il blitz (LEGGI QUI)  condotto anche dalla Squadra Mobile di Brescia che, coordinata dalla locale D.D.A., ha accertato la costituzione di un sodalizio mafioso operante prevalentemente in Lombardia e Piemonte del quale fanno parte alcuni esponenti della Stidda, finalizzato principalmente alla commissione di un numero indeterminato di delitti sia in materia fiscale (in particolare indebite compensazioni mediante utilizzo di crediti fittizi) sia contro la pubblica amministrazione (in particolare corruzione di pubblici ufficiali) e a riciclare i proventi illeciti.

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