Manuel Rubino (FI Giovani): "Serò smentisce se stesso. E Fiorita? Si dimetta"

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images Manuel Rubino (FI Giovani): "Serò smentisce se stesso. E Fiorita? Si dimetta"
Manuel Rubino
  29 aprile 2025 09:39

di Manuel Rubino*

Il consiglio comunale di ieri ha avuto un merito: ha mostrato con chiarezza tutta l’incoerenza del consigliere Raffaele Serò.

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Sì, proprio lui. Lo stesso che, solo qualche mese fa, si presentava in passerella per annunciare trionfalmente la riapertura della pineta di Siano. Oggi, incredibilmente, è lo stesso Serò ad attaccare l’amministrazione per lo stato di abbandono in cui versa quell’area verde, non sapendo quando realmente tornerà tutta fruibile ai cittadini,Ma come? Prima si intestava meriti, oggi fa opposizione a se stesso?

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E non è finita. Sempre Serò, nell’ottobre 2024, annunciava l’avvio dei lavori presso l’asilo ex Marmocchio. Anche lì: grande entusiasmo, comunicati, foto di cantiere. E oggi? I lavori sono fermi e lo stesso consigliere, invece di dare risposte, si limita ad accusare l’amministrazione di cui fa parte. Una scena quasi grottesca: chi ha il timone in mano si lamenta della rotta.

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Questa non è solo mancanza di coerenza: è un’offesa all’intelligenza dei cittadini. Serò gioca a fare l’oppositore dall’interno, ma da tre anni è parte integrante della maggioranza che sostiene il sindaco Fiorita.

Per coprire il vuoto amministrativo, il consigliere si affida a patti di collaborazione con associazioni locali che – con tutto il rispetto – non possono sostituirsi alle istituzioni. A loro viene affidata la manutenzione ordinaria di piazze ,cura del verde, sistemazione delle buche. Tutto ciò che dovrebbe essere fatto dal Comune.

Ma i cittadini non sono ciechi. Hanno capito che chi li rappresenta oggi sa solo fare annunci e poi, quando le cose non vanno, finge di non averne alcuna responsabilità.

Più grave ancora è il silenzio del sindaco Fiorita, che continua a subire le spinte e le pressioni di consiglieri che pensano di essere sempre e solo in campagna elettorale.

Ma governare non è cercare il consenso quotidiano. È prendersi responsabilità. E se un sindaco è ostaggio di equilibri interni, se non riesce più a tenere il timone, l’unico atto di serietà che gli resta è uno: dimettersi. Perché Catanzaro merita di più. E soprattutto, merita di meglio.

 * segretario Forza Italia giovani Catanzaro

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