Maretta al "Pugliese" sulle premialità. L'azienda: "Operazione di equità in accordo con i sindacati. Sui 15 mila euro agli utilizzati in Regione hanno deciso altri"

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L'ospedale "Pugliese Ciaccio"

Lunedì previsto un incontro con i sindacati che però avevano sottoscritto il Contratto decentrato. Probabile assemblea con il personale fra poco più di una settimana

  30 maggio 2020 20:34

di GABRIELE RUBINO

Lunedì ci sarà un incontro fra i vertici del "Pugliese" con i sindacati e la prossima settimana ancora un'assemblea con il personale. All'ospedale di Catanzaro fa ancora discutere la delibera con cui sono stati distribuiti i premi di produttività (relativi all'anno 2018) al personale interno e quello (del comparto) in utilizzo presso il dipartimento della Regione Calabria (LEGGI QUI L''ANTICIPAZIONE DE LA NUOVA CALABRIA).

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Il direttore amministrativo Antonio Mantella spiega come l'intera operazione sia improntata "all'equità ed ha sanificato squilibri fra i dipendenti esistiti negli anni precedenti. Adesso tutti conoscono dei numeri che prima non si conoscevano: quindi l'azienda ha agito con trasparenza. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce". Pur essendoci stato un deciso livellamento nella maggior parte dei singoli premi riconosciuti agli "interni" (su un totale di circa 807 mila euro), ci sono stati casi estremi: dai 41 centesimi toccati ad un operatore sanitario agli oltre 15 mila euro andati a due "utilizzati" in Regione Calabria. Partendo dal presupposto che sono entrate in gioco dinamiche diverse nei due casi, su quello dei 41 centesimi, Mantella spiega "sarà sicuramente un dipendente che si era visto liquidare prestazioni aggiuntive". Le prestazioni aggiuntive (le attività libero professionali che, anche se esercitata in ospedale, ricadono al di fuori del rapporto istituzionale di dipendenza, che al "Pugliese" erano valorizzate circa 30 euro all'ora, a differenza dello straordinario: circa 10 euro all'ora), nel 2018, erano state piuttosto onerose per il bilancio aziendale, pari a circa a 625 mila euro. Così, in accordo con i sindacati, si era deciso di rimpinguare il fondo della produttività con il 30% (poco meno di 188 mila euro) dell'importo delle prestazioni aggiuntive del 2018. In modo da evitare un cumulo irragionevole di emolumenti è stata decisa una scala di decurtazione che va dai 5 mila ai 10 mila euro. Se hai fatto 10 mila euro di prestazioni aggiuntive non avrai il premio di produttività. Così a scalare fino a 5 mila, quando la premialità sarà riconosciuta al 100%. Il ragionamento è quindi replicabile per altri importi "minori" ai 41 centesimi.

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I SINDACATI HANNO SOTTOSCRITTO L'ACCORDO- Tutte queste scelte sono state non solo avallate, ma anzi sottoscritte dai sindacati al momento della firma del contratto integrativo decentrato, l'articolo 16 per la precisione. In queste ore i rappresentanti delle sigle sono "stimolati" dai dipendenti, con alcuni dei lavoratori più arrabbiati che hanno già "minacciato" di andare "in Procura" a denunciare tutto. Resta il fatto che l'accordo fra i sindacati e l'azienda era noto da tempo e lunedì non potrà che essere ribadito. Mantella ricorda ancora che la quota della produttività individuale è scesa al 5% (rispetto al 10% precedente) che era distribuito a discrezione della direzione generale. "Adesso invece sono premiati i primi". Come già ricordato la delibera ha superato l'esame dell'Oiv (organismo indipendente di valutazione) che a differenza dell'organismo precedente il Navs (Nucleo aziendale di valutazione strategico) è esterno all'azienda. 

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SUI PREMI AGLI UTILIZZATI HA DECISO IL DIPARTIMENTO REGIONALE (E COTTICELLI)- Sugli utilizzati temporanei (pluriennali) in Regione, il discorso diventa più complicato. "O meglio sono intervenuti altri e l'azienda si è adeguata", viene spiegato. Per sette "prestati" dal Pugliese alla Regione sono stati impiegati poco più di 58 mila euro, con l'exploit dei due oltre i 15 mila. Il dipartimento Tutela della Salute, dopo una fitta corrispondenza con l'azienda, ha detto di voler attribuire a questo personale le stesse somme dall'anno precedente (in questo caso il 2017). Il collegio sindacale ha sostanzialmente confermato che la copertura ci sarà senza incrementare il fondo della produttività del "Pugliese", ma si ritrova all'interno del finanziamento indistinto che arriva all'ospedale. A difesa degli "utilizzati" si sarebbe mosso in prima persona lo stesso commissario ad acta Saverio Cotticelli, sposando questa tesi pur non avendo alcuna competenza a gestire il personale del dipartimento regionale Tutela della Salute. Men che meno a decidere sulle premialità dei dipendenti. 

   

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