Massimo Ghini a Soverato: “Fare comicità oggi? Siamo nella dittatura del politicamente corretto”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Massimo Ghini a Soverato: “Fare comicità oggi? Siamo nella dittatura del politicamente corretto”
Massimo Ghini (Foto: C. Nifosi)
  04 agosto 2025 21:23

di FILIPPO COPPOLETTA

Ospite al Magna Graecia Film Festival di Soverato, Massimo Ghini, romano 70 anni, con una carriera di oltre quarant’anni e più di cento film e serie tv alle spalle, è intervenuto sul tema della comicità italiana oggi con una dichiarazione intensa e diretta.

Interrogato su un’epoca ormai lontana in cui ha interpretato personaggi celebri nei cinepanettoni – da Natale a Miami a Natale a Beverly Hills, passando per Natale in Sudafrica accanto a Christian De Sica – Ghini riflette sul presente: “No, purtroppo oggi quella comicità non si può più fare”.

Banner

Con franchezza, ai nostri microfoni, l’attore ha ricordato: “Ho fatto 121 film, sei dei quali film di Natale… immagina il resto, con pellicce e situazioni diverse”. Ma secondo lui il vero problema è un altro: “Manca la possibilità di essere politicamente scorretti. La comicità nasce dalla scorrettezza: non si può fare ridendo con il cappio del politicamente corretto al collo”.

Banner

Parole dure: “Essere politicamente corretti significa vivere in una dittatura… la scorrettezza è ciò che ti aiuta, non la maleducazione”. Senza quella libertà di provocare, sostiene Ghini, “la comicità oggi non puoi più farla”.

Banner

Attore di ruoli drammatici (in Senza pelle, Celluloide, La tregua) e commedie più leggere ma cult della comicità italiana dei Duemila, Ghini afferma con forza la propria visione: “La scorrettezza è il motore che permette di crescere, di provocare riflessione. Se togliamo anche questo, la comicità muore”.

Il suo ragionamento non è nostalgia sterile, ma un appello alla cultura italiana. “Può sembrare banale – conclude – ma è così: oggi quella comicità non si fa più. È un problema culturale enorme”.

Con una carriera che va dal debutto con Segreti segreti (1984) e Compagni di scuola, passando poi per pellicole più impegnate come Una notte per decidere con Sean Penn e Un tè con Mussolini di Zeffirelli, fino ai cinepanettoni e coppie iconiche con De Sica, Ghini consegna al pubblico una riflessione amara ma lucida: oggi la libertà di osare è quel che serve, ma sembra un bene in via d’estinzione.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner