Matragrano Greco: "Le esternazioni di Cazzullo e il Sud fuori da ogni idea di qualsiasi investimento. Il Sud non c’è!"

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images Matragrano Greco: "Le esternazioni di Cazzullo e il Sud fuori da ogni idea di qualsiasi investimento. Il Sud non c’è!"
Mena Matragrano Greco
  15 aprile 2020 12:28

di MENA MATAGRANO GRECO

Così Aldo Cazzullo in una intervista all''Huffington Post 

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Cazzullo: " Draghi avrebbe un altro peso. Se dicesse ai tedeschi: “Fidatevi di me, un’Italia a pezzi non conviene neanche a voi, facciamo del debito comune, lo useremo per lo sviluppo, non per gli stipendi dei forestali della Magna Grecia”, i tedeschi non avrebbero scuse. "
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Ciò tanto, nonostante gli 860 miliardi sottratti in 10 anni al Sud a favore del Nord: e Cazzullo certamente lo sa.
Se Cazzullo, che sembra essere il primo passante che rilascia un’intervista, si esprime in questi termini, in chi o in cosa possiamo sperare? C’è tutto un Sud che agognerebbe di potere appartenere a pieno titolo al paese Italia, ovvero amarlo ed esserne riamato, ma si fanno sempre più frequenti le occasioni in cui nostri fratelli si schierano, esponendosi, e in veste di “Caron dimonio”, ci infliggono bacchettate, per ingraziarsi chi...col come.  

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Recentemente le esternazioni più svariate dei vari Annunziata, Mentana, Merlino, Panella:   disparate, ma sempre convergenti. Oggi ad esse si aggiunge il Cazzullo-pensiero, contenente un messaggio criptato di cui non ce n’era necessità. Cazzullo non è per l’appunto il primo che passa e quindi dovrebbe sapere che di FORESTALI non ce ne sono più nella Magna Grecia poiché sono stati assorbiti nell’ambito del corpo dei Carabinieri. Inoltre dovrebbe sapere, anzi sa che l’Unione Europea pretende che l’Italia, per questo l’ha bacchettata, investa effettivamente nel Meridione i fondi europei ad esso dedicati nell’ambizioso tentativo di aiutarci a ridurre il Gap. 

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Da uomo di mondo e dei media, Cazzullo dovrebbe sapere che già da ora è stato stabilito dal governo che quei fondi UE espressamente dedicati al Sud, causa corona virus, sono già stati spostati sullo scacchiere amministrativo pro-Nord: a questo punto con buona pace dell’UE che, di fronte allo sfascio sanitario/amministrativo sul campo lombardo, ha già piegato la testa. Ma forse gli conviene fingere di non saperlo. Cosa pensiamo abbia voluto dire l’uomo, possiamo intuirlo: uomo che quanto a spessore interiore dimostra di essere praticamente ne’ più ne’ meno che un passante disinformato e “destrutturato”.

Il Sud è fuori da ogni idea di qualsiasi investimento da attuarcisi: Il Sud non c’è. Dopo anni di presa d’atto, si può tranquillamente inquadrare cosa abbia significato la cruenta annessione del Nostro Sud al Centro-Nord. Loro la chiamarono liberazione, ma guarda caso, nessuno gliel’aveva richiesta poiché i Borbone amministravano soddisfacentemente. Prove ne siano la fondazione della Università a Napoli, le fabbriche metallurgiche a Mongiana, i Cantieri Navali a Castellamare di Stabia e Napoli ecc. Una volta annessi si prelevò l’oro del Regno ed iniziarono le espoliazioni. Le Ferriere di Mongiana furono chiuse e spostato tutto il possibile a Terni; chiusi i Telai del Sud, per avvantaggiare Biella; chiusi i cantieri navali del Napoletano per avvantaggiare... Genova, Pisa, Venezia. Insomma questo nostro territorio ancor oggi, anno del Signore 2020, continua ad essere la riserva aurea del Nord, “Centro predatori”. Trasferite puntualmente, consistenti quote di fondi nazionali o europei dedicati al Sud: è un  remake annuale, ma Cazzullo non lo sa...

Lo Stato italiano, e dietro ad esso soprattutto il Nord, tassativamente, dopo averlo reso esangue per quello che gli è servito e prelevato in precedenza, lo lasciano  riprendersi di quel tanto che ne assicuri la sopravvivenza. Ma in verità è il Sud medesimo che determina e assicura la sopravvivenza del Nord in qualità di stabile, sicura riserva a cui attingere alla bisogna. Senza mai dare ad esso quel tanto che potrebbe restituirgli autonomia, dignità e ambizione e rendere più forte la Nazione medesima. Siamo e resteremo così andando, un Popolo conquistato e piegato, un popolo che vorrebbe potere amare senza riserve il Paese cui sa di appartenere e senza dovere continuare ad assistere alle esternazioni dei troppi  “passanti” di turno in questa via e vita

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