“La scarcerazione di Maysoon Majidi, l’attivista curdo-iraniana accusata di essere una scafista, è una buona notizia che non pone, non ancora, termine alla sua kafkiana vicenda giudiziaria, ma che fa ben sperare in vista del prossimo 27 novembre quando è prevista l’udienza in cui potrebbe arrivare finalmente una sentenza”.
Lo afferma la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico. “Una volta giunta sulle nostre coste – dice Orrico – in fuga dal suo Paese d’origine poiché donna, attivista e con una testa pensante, è rimasta 10 mesi nelle carceri calabresi sulla base di testimonianze equivoche, rivendicando la propria innocenza fin dal primo istante alle autorità competenti. E lo ha ripetuto convintamente anche durante la visita che ho voluto farle quando era reclusa nel carcere di Castrovillari e la trovai già provata nella salute, dimagrita di molti chili. Il suo – continua l’esponente pentastellata - è uno dei tanti casi in cui i migranti, a causa delle politiche repressive ma prive di efficacia concreta tipiche del governo Meloni, basti pensare al Decreto Cutro, che fuggono da fame, guerre e persecuzioni, rimangono invischiati nelle maglie della giustizia mentre i veri criminali che lucrano sulla tratta di uomini, donne e bambini, la fanno franca. Non rimane che attendere – conclude Anna Laura Orrico – che la giustizia si pronunci definitivamente restituendo, ci auguriamo definitivamente, la libertà a questa giovane e combattiva donna capace di lottare, a latitudini difficili, per i diritti umani, per i più fragili. Nessuno, però, le restituirà mai quasi un anno di vita dietro le sbarre”.
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