Mazzuca (Unindustria Calabria): "Le norme del Decreto Fiscale criminalizzano le imprese"

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Natale Mazzuca
  05 dicembre 2019 18:55

"Combattere l'evasione in maniera mirata ed efficace è una esigenza imprescindibile. Lo è per i cittadini in termini di equità sociale, lo è per le imprese e per il sistema economico come contrasto ai fenomeni di concorrenza sleale che alterano il mercato a danno delle imprese oneste e rispettose delle leggi". E' quanto ha premesso il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca prima di commentare le previsioni di un emendamento al Decreto Legge Fiscale in discussione in Parlamento.

"La previsione di estendere, ai reati di natura fiscale e tributaria, le sanzioni penali previste per reati che vanno dalla concussione alla corruzione, fino all'omicidio colposo - ha continuato Mazzuca - più che tentare di combattere il fenomeno dell'evasione si palesa come una misura tendente a criminalizzare gli imprenditori e le attività economiche, con il rischio reale di creare danni enormi ed irreversibili. E' possibile realizzare misure efficaci di contrasto attraverso interventi bilanciati che sappiano mettere insieme sistema sanzionatorio penale ed amministrativo con controlli efficaci ed incentivi tendenti a far emergere condotte non trasparenti". "La possibilità di applicare, fin dalla fase delle indagini, misure cautelari che spesso si trasformano in condanne prima ancora di una sentenza definitiva - ha detto ancora il presidente di Unindustria Calabria - genera danni incalcolabili alle imprese ed al territorio. Tutto ciò, associato alla riforma della prescrizione, rischia di determinare effetti aberranti, lasciando le persone e le imprese per anni in attesa di giudizi. Dopo tanto tempo neanche una sentenza di assoluzione sarebbe più in grado di restituire reputazione e recuperare attività economiche e patrimoni persi. Occorre riflettere bene prima di accanirsi contro il sistema che produce e distribuisce ricchezza sui territori. Siamo da sempre per il Paese e diamo occupazione. Desideriamo stare nelle regole e continuare a fare il nostro lavoro".

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