"Fare Agricoltura, Turismo, Ambiente per il Bene Comune“: è questo lo slogan coniato nel corso dell’incontro svoltosi ai margini della Conferenza stampa di presentazione di Expo Fata 2025 fra l’Avv. Luigi Bulotta, Presidente della Sezione di Catanzaro-Squillace del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (M.E.I.C.) e l’Avv. Francesco Granato, Presidente della Fondazione Eugenio Mancuso per Expo Fata che ha pienamente condiviso l’iniziativa che il M.E.I.C. sta avviando per diffondere una cultura del bene comune, lanciando l’Alleanza per il Bene Comune.
“Abbiamo aderito con convinzione alla sollecitazione del MEIC di condividere iniziative ed azioni per la promozione del bene comune – ha dichiarato l’avv. Granato – in quanto il sistema delle imprese, particolarmente nel campo dell’agricoltura e del turismo, può svilupparsi adeguatamente e resistere solo nell’ambito di un tessuto “bene-stante”, nel quale opportunità, almeno minime, di reddito e, comunque, di sussistenza risultino in capo a chiunque abbia capacità di lavoro e volontà di espletarlo. Il rapporto fra tutti i soggetti che operano in campo economico deve necessariamente finalizzato, attraverso un costante dialogo e confronto, al bene comune, fuoriuscendo dalle mere logiche del mercato, le cui regole non recepiscono dinamiche diverse dall’oggettivo confronto della domanda con l’offerta. Per questo motivo gli eventi previsti nel contesto dell’organizzazione di Expo Fata – Fare Agricoltura, Turismo, Ambiente, tutti di notevole spessore ed interesse per il mondo economico e delle imprese, saranno necessariamente incentrati sulle problematiche e tematiche emergenti e di maggiore interesse nei settori dell’agricoltura, del turismo e dell’ambiente. La leva, essenzialmente economica, sottesa e generata risulta evidente, ma gli organizzatori hanno convenuto sulla necessità, specie negli attuali tempi di crisi economica estesa al sociale, di richiamare l’attenzione, alle porte di un Expo così partecipato dalla comunità economica calabrese, sulle esigenze sociali e sulla estesa e profonda mappa dei bisogni che in Calabria non accenna a regredire anche a ragione del generale ristagno delle attività economiche trainanti.”L’avv. Bulotta da parte sua, ha ringraziato l’avv. Granato per la condivisione dell’iniziativa del MEIC da parte della Fondazione FATA. “Sono veramente soddisfatto ed esprimo il mio ringraziamento e apprezzamento non solo personale, ma di tutti i soci MEIC, per la disponibilità all’inserimento di uno specifico convegno sul tema nel programma dell’EXPO e a cooperare per la diffusione del bene comune come motore che deve trainare e animare l’agire non solo dei singoli individui, ma di tutte le formazioni sociali e delle varie istituzioni ad ogni livello. Per questo con l’Alleanza per il bene comune, come MEIC, vorremmo unire la società civile, il mondo associativo, accademico, sindacale, economico, gli ordini professionali e, ovviamente le istituzioni pubbliche, con lo scopo primario di promuovere la cultura del bene comune e dei diritti inalienabili dell’uomo, difendendo i principi cardini della Costituzione. D’altronde è stata la Corte Costituzionale, con la recente storica sentenza n. 192/2024, relativa all’Autonomia differenziata, a sancire e ricordare che il bene comune è il fondamento dell’agire della pubblica amministrazione e l’autonomia va utilizzata proprio per il bene comune e non per il vantaggio di una parte. Sul piano economico l’economia deve servire per il bene comune e non per la semplice accumulazione di denaro. Si deve mirare ad attuare una economia del bene comune, soprattutto in campi come quello dell’agricoltura e turismo, fondamentali per la nostra Calabria, creando un modello socioeconomico il cui fine deve essere una buona vita per tutti. Il nostro attuale sistema economico sta funzionando al contrario: il denaro è diventato un fine in sé stesso, piuttosto che un mezzo per ciò che conta davvero, cioè, creare condizioni di benessere e prosperità per le generazioni presenti e future in cui l’interesse collettivo è anteposto a quello individuale”. Di tutto questo, sotto il titolo “Mercato, economia e bene comune: le ragioni del dialogo” si discuterà nel corso del Convegno fissato per il 13 settembre 2025 che prenderà avvio alle ore 10.00 con l’introduzione di S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, cui seguiranno interventi di esponenti del mondo economico e accademico. In detta occasione il bene comune costituirà l’asse dell’intera discussione allo scopo di conclamare che esso, più che contrapporsi concettualmente al legittimo perseguimento del profitto individuale, inteso come giusto corrispettivo per il lavoro di ognuno, costituisce condizione perché l’intero reticolo imprenditoriale e la collettività possa adeguatamente prosperare, considerato che “nessuno si salva da solo”.
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