Messa in Coena Domini con Mons. Maniago nella Basilica “Maria SS. Immacolata”: una celebrazione di amore e servizio

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Messa in Coena Domini con Mons. Maniago nella Basilica “Maria SS. Immacolata”: una celebrazione di amore e servizio

  18 aprile 2025 09:26

Nella solenne cornice della Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, S.E. Mons. Claudio Maniago ha presieduto la Messa in Coena Domini, dando avvio al Triduo Pasquale con una liturgia intensa e partecipata da una grande moltitudine di fedeli. Una celebrazione che ha messo al centro l’amore di Cristo e il suo dono totale per l’umanità, rievocando l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio, e sottolineando la forza disarmante del servizio, espressa nel gesto della lavanda dei piedi.

Nell’omelia, l’Arcivescovo ha invitato i presenti a non vivere la Settimana Santa come spettatori, ma come partecipi attivi del mistero pasquale: “Non siamo noi a dover cercare Dio, è Lui che ci viene incontro”, ha detto, richiamando la profonda verità dell’amore di Cristo che “ci ha amati fino alla fine”, fino a donare tutto se stesso nel pane e nel vino dell’Eucaristia.

Banner

Mons. Maniago ha spiegato come Gesù, durante l’Ultima Cena, abbia trasformato il rito pasquale ebraico, memoriale della liberazione dalla schiavitù d’Egitto, in un nuovo segno di libertà: dalla schiavitù del peccato alla libertà dell’amore. L’istituzione dell’Eucaristia, ha sottolineato l’Arcivescovo, è il cuore della nostra fede, dove Cristo si dona ogni volta per rigenerare la nostra vita e restituirle la sua dignità.

Banner

Il momento della lavanda dei piedi, ripetuto nella celebrazione, ha rappresentato visibilmente il messaggio centrale dell’omelia: l’amore si esprime nel servizio, nella capacità di chinarsi sugli altri per restituire dignità, per curare le ferite, per togliere la “polvere e il fango” che la vita spesso lascia sul nostro cammino. “Gesù si china su di noi – ha detto l’Arcivescovo – per dirci quanto siamo preziosi, perché la nostra dignità è unica, irripetibile, voluta da Dio stesso”.

Banner

Al termine della celebrazione, i fedeli hanno proseguito la loro adorazione visitando gli altari della reposizione nelle varie chiese della città, segno di una fede viva e condivisa che trova nell’Eucaristia la sua sorgente e il suo culmine.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner