di CLAUDIA FISCILETTI
Sono trascorsi 25 anni dal giorno in cui Mia Martini è venuta a mancare.
Una vita di successi contornata da false dicerie nei suoi confronti, quella della cantante nata nel 1947 a Bagnara Calabra in provincia di Reggio Calabria.
Mia Martini, affettuosamente soprannominata Mimì dai suoi familiari e dai suoi fans, negli anni Settanta è stata una delle protagoniste della musica italiana, con altre cantanti come Patty Pravo e Ornella Vanoni. Il suo album di debutto, "Oltre la collina", ancora oggi è considerato uno dei migliori dischi d'autore italiani.
Mimì è l'unica artista donna ad aver vinto il Festivalbar per due anni consecutivi, nel 1972 con "Piccolo Uomo" e nel 1973 con "Minuetto". Da quel momento si è fatta conoscere anche all'estero, divenendo ospite di molti programmi televisivi in Francia e Spagna ed essendo definita dai critici musicali europei la "regina della musica giovanile in Italia".
La sua voce particolare e la sua forza interpretativa le sono valse collaborazioni longeve nel tempo con Charles Aznavour e con Ivano Fossati, che ha scritto per Mimì il brano "E non finisce mica il cielo" con cui ha gareggiato al Festival di Sanremo nel 1981. In quell'occasione Mia Martini non vinse, ma la sua interpretazione e la profondità del testo le fecero ottenere il Premio della Critica, istituito proprio in quell'occasione, in seguito all'ascolto del suo brano. Un anno dopo la sua morte, nel 1996, a questo premio sarà dato il proprio il nome "Mia Martini".
Nel 1983 si ritira dalle scene, sopraffatta da una sorta di ostracismo sempre più dilagante nei suoi confronti, tuttavia ritorna nel 1989 con un brano per il Festival di Sanremo che la rilancia con un successo meritato. Con "Almeno tu nell'universo" conquisterà un altro Premio della Critica e Mimì ed il consenso del pubblico grazie a cui Mimì chiuderà uno dei suoi periodi più bui.
La sua morte è giunta improvvisa, quando l'artista aveva soli 47 anni. Di lei rimangono i brani indimenticabili che hanno messo a nudo la sua fragilità e allo stesso tempo la sua forza nell'affrontare dicerie ed ingiustizie di cui è stata protagonista in passato. La Calabria fu per lei sempre la terra delle sue radici e durante un'intervista dichiarò: “Io non sono di origine, io sono proprio calabrese! Mia madre è di Bagnara Calabra, mio padre è di VillaSanGiovanni, io sono nata a Bagnara: più calabrese di così! Sono la Calabria, mi sento la Calabria! Io sono la Calabria. Mi scusino per la presunzione tutti gli altri calabresi, ma io mi sento la Calabria“.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736