
La ong tedesca chiede un risarcimento al governo italiano dopo essere stata sottoposta a fermo a seguito del salvataggio di 77 migranti al largo della Libia. Dalla sua, la ong tedesca ha la sentenza della Corte d'appello di Catanzaro del giugno scorso che ha confermato che il fermo della sua nave di soccorso - la Humanity 1 - non era legittimo e che l'organizzazione aveva agito in conformità con il diritto internazionale nello svolgimento delle sue operazioni di ricerca e soccorso.
I giudici calabresi avevano respinto il ricorso presentato dal governo italiano contro una sentenza del 2024 del Tribunale di Crotone, secondo cui le motivazioni del fermo del marzo dell'anno scorso erano infondate, stabilendo al contempo che la Guardia costiera libica non può essere considerata un soggetto legittimo di ricerca e soccorso.
Inoltre, ha confermato che la Libia non può ritenersi un luogo sicuro per i rifugiati, per cui la ong ha agito in conformità con il diritto marittimo internazionale. I ricorrenti – i ministeri italiani dell'Interno, dei Trasporti e delle Finanze – hanno deciso di non impugnare la sentenza d'appello che a questo punto diventa definitiva, e Sos Humanity chiede un risarcimento per i danni finanziari causati dal sequestro illegale della sua nave di soccorso.
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