Operazioni di sbarco in corso al porto di Vibo Marina per la nave “Sea-Eye 4” con a bordo 48 persone salvate al largo delle acque libiche mentre si trovavano a bordo di un gommone che rischiava di capovolgersi. Sul gommone si trovava pure una donna incinta che è stata fatta sbarcare a Lampedusa, ma che ha perso il bimbo.
Dopo le procedure di identificazione, i migranti verranno trasferiti da Vibo Marina in centri di accoglienza allestiti in Molise ed Umbria. A bordo della nave anche i cadaveri di quattro persone annegate in mare. Tre i feriti gravi. A coordinare lo sbarco , la Prefettura e la Questura di Vibo Valentia, mentre sul posto sono impegnati i sanitari del locale ospedale, la Protezione civile, la Croce rossa, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e personale di diverse associazioni di volontariato.
Il salvataggio venerdì dei migranti si è rivelato particolarmente difficile anche per via delle minacce da parte della guardia costiera libica di voler attaccare l’equipaggio della Ong tedesca. La nave era intervenuta dopo la segnalazione da parte di alarm phone di un’imbarcazione con persone in mare.Nelle ore successive l’Italia ha dato istruzioni alla Sea-Eye 4 di procedere all’evacuazione medica a Lampedusa e poi di navigare verso il porto di Vibo Marina.
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