"Esprimo tutta la mia solidarietà al Sindaco del Comune di Botricello (Cz), Simone Puccio, per le gravi intimidazioni ricevute e per aver scelto, insieme al direttore dell’Ufficio Tecnico, Salvatore Aiello, di contrastarle attraverso la denuncia". E' quanto scrive, in una nota, Pino Masciari, testimone di giustizia.
"L’atto stesso di ricevere un’intimidazione - aggiunge - è un gesto distruttivo della libertà personale e lavorativa. La minaccia è un atto vile, tipico della cultura mafiosa a cui non possiamo, non vogliamo e abbiamo il dovere di non soccombere e la denuncia è l’unica arma per porre fine a questa spirale di violenza soffocante. Contro la protervia della criminalità organizzata la risposta efficace - prosegue Masciari è solo una: opporsi fermamente dicendo no alla logica della sopraffazione. Questa è l’unica strada per sgretolare progressivamente il potere della ‘Ndrangheta, costruito sull’arroganza di tenere sotto scacco tutti con la logica della paura. Un’arroganza alla quale non si può cedere e che va combattuta con gesti concreti come quello dell’Amministrazione comunale di Botricello".
La magistratura, continua Masciari, "sta lavorando alacremente, ma ciò che manca ancora è una risposta collettiva, forte e decisa. Servono le denunce degli amministratori, degli imprenditori, dei commercianti: non parole generiche, ma fatti circostanziati. Questa è l’unica via per non permettere alle mafie di guadagnare ancora di più il governo del territorio. È urgente e necessario - conclude - uscire dall’ambiguità e rompere il silenzio, in modo corale".
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