Minacce e intimidazioni alla madre chiedendole soldi per la droga: una denuncia nel Reggino

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images Minacce e intimidazioni alla madre chiedendole soldi per la droga: una denuncia nel Reggino

  15 ottobre 2024 08:44

Lotta alla violenza di genere e tutela delle vittime: questi i pilastri dell’azione dei Carabinieri di Reggio Calabria, che proseguono senza sosta il loro lavoro sul territorio per contrastare ogni forma di discriminazione, abuso e violenza contro le donne.

Nel corso della settimana appena conclusa, i Carabinieri delle Stazioni di Archi e di Cannavò, al termine di complesse e approfondite indagini, hanno denunciato in stato di libertà tre uomini – rispettivamente di 20, 45 e 38 anni, tutti con precedenti di polizia – per i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

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Uno degli episodi più drammatici ha riguardato un giovane tossicodipendente che, in un crescendo di minacce e intimidazioni, ha costretto la madre a vivere in un clima di terrore costante. Le continue richieste di denaro per acquistare droga si sono trasformate in episodi di violenza domestica, finché la donna, esasperata e spaventata per la propria incolumità, ha deciso di rivolgersi al numero di emergenza 112, chiedendo l’intervento dei Carabinieri. Grazie alla tempestiva risposta dei militari, è stato possibile ricostruire la grave situazione familiare e attivare le necessarie procedure di tutela per la vittima.

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Altri due casi trattati dai Carabinieri di Cannavò riguardano storie di maltrattamenti all’interno di relazioni coniugali giunte al capolinea, dove la violenza è diventata parte del quotidiano, spesso sotto gli occhi di figli ancora minori. In entrambe le situazioni, nonostante gli accertamenti dei militari abbiano dimostrato l’esistenza di un contesto di abusi e soprusi, le donne coinvolte hanno deciso di non sporgere denuncia contro i loro compagni o mariti, rifiutando anche la protezione offerta attraverso il collocamento in strutture sicure.

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L’Arma dei Carabinieri, è fortemente impegnata a contrastare ogni forma di violenza di genere, con particolare attenzione ai reati di maltrattamenti in famiglia, percosse e stalking. A questo proposito, il Comando Generale ha potenziato gli strumenti di supporto alle vittime, promuovendo una serie di iniziative volte a garantire assistenza immediata rafforzando delle collaborazioni con le reti territoriali di sostegno, tra cui i centri antiviolenza e le strutture di accoglienza protette.

L’Arma dei Carabinieri invita tutte le donne che vivono situazioni di violenza o abuso a non esitare a chiedere aiuto, chiamando il numero di emergenza 112 o rivolgendosi direttamente alle stazioni dei Carabinieri, dove troveranno personale addestrato e pronto a fornire assistenza.

Per tutti e tre i casi è doveroso precisare che i procedimenti sono nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.

 

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