Solitamente polemico con assessori e consiglieri della sua stessa maggioranza di appartenenza, una volta tanto Antonio Mirarchi, nel gruppo consiliare di Catanzaro da Vivere, apprezza l'intervento effettuato in via Curtatone. Di seguito la nota.
“Devo prendere atto, stavolta in chiave positiva, della disponibilità mostrata dall’assessore ai Lavori Pubblici Franco Longo, che al termine di una lunga riunione avuta ieri con me ed il mio capogruppo Ezio Praticò ha assunto il formale impegno del rifacimento del manto stradale in Via Curtatone. Un intervento non più rinviabile per una serie di ragioni, questione peraltro già affrontata nel febbraio 2018 quando sulla stampa lo stesso Longo ne ribadì l’urgenza, ma prima di tutto per motivi di sicurezza in caso di una delle sempre più frequenti bombe d’acqua dagli effetti nefasti come a Lamezia Terme il settembre scorso. È infatti spaventoso cosa accade in Via Curtatone quando piove appena un po’ più forte del normale,per solo qualche ora, e credetemi che non esagero nel dirlo, potendo peraltro fornire degli eloquenti video a supporto di quanto sostengo in cui viene documentato come alcune zone si allaghino fino al punto di imprigionare decine di famiglie nelle loro case. Gente che non può far altro di aspettare e pregare in preda alla paura”. A raccontare questa realtà, finora quasi sconosciuta, è stato il presidente della commissione Urbanistica, Patrimonio, Polizia urbana, Mobilità e Traffico, e consigliere comunale di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi. L’esponente del centrodestra nel civico consesso ha dunque accolto con molto favore - esternandolo attraverso un comunicato inviato agli organi d’informazione - la sponda trovata in Longo, anche se nei mesi scorsi si era ragionato di uno scenario diverso che adesso per motivi contingenti è cambiato. “L’impegno iniziale dell’assessore era per la realizzazione di un sistema fognario grazie all’impiego di fondi regionali stanziati ad hoc per tutti i quartieri che ne erano privi, fra cui Barone, in cui ci si aspetta legittimamente impianti degni di tal nome nella totalità di un’area sprovvista da sempre. Un’opera che avrebbe dovuto essere propedeutica alla nuova strada. Ma il problema è che non ci sono risorse per tutto cioè allora meglio pensare all’essenziale ovvero, almeno per adesso, soltanto alle vie di comunicazione interne che appaiono davvero disastrate. Ebbene, come premesso, sul punto Longo di concerto con il sindaco Sergio Abramo, avendo preso atto della nota numero 30302 del marzo scorso inviata alla loro attenzione corredata da 200 firme di residenti, hanno garantito che si metterà mano già alla fine dell’estate ormai alle porte. Mi hanno infatti personalmente rassicurato sull’avvio dei lavori a settembre prossimo, vale a dire proprio prima della cosiddetta stagione delle piogge. Il riferimento– ha aggiunto il presidente di Commissione – è a un autunno in cui, ormai da tanto, a Catanzaro e in Italia non è che il clima si limiti fisiologicamente a peggiorare bensì si scatenano autentici nubifragi, alcuni dei quali hanno purtroppo causato in almeno un paio d’occasioni dolorosissime tragedie. Drammi dovuti al combinato disposto di precipitazioni fuori dalla norma, tragica fatalità, ma anche infrastrutture in molti casi tutt’altro che a prova di bomba. D’acqua nei casi di specie. Fattori dirompenti se assemblati e capaci di mietere vittime o comunque determinare grossi danni che sarebbero evitabili”. El’ultima considerazione fatta è il frutto di quanto visto,soprattutto attraverso i filmati visionati, dal consigliere Mirarchi e girati dai diretti interessati, abitanti di Via Curatone rimasti letteralmente imprigionati in non pochi frangenti e quindi spaventatisi moltissimo per le possibili conseguenze di piovute abbondanti rese assai più pericolose da stradine che non riescono a drenare l’acqua e anzi ideali addirittura per farle ristagnare o convogliarle in certi punti. Un concetto ribadito da Mirarchi nella lunga chiosa della sua nota di ringraziamento, ma pure di racconto di una situazione ai limiti: “Sono partito e ribadisco in chiusura la soddisfazione per aver ottenuto un risultato importante in favore dei cittadini di un’area negli anni spesso in ombra con un segnale d’attenzione da parte del Sindaco Sergio Abramo e dell’assessore Longo. La mia istanza è stata però rivolta in relazione al fatto che lì, quando arrivano scrosci abbondanti, l’unico mezzo in grado di fare qualcosa di concreto è la ruspa. E non enfatizzo di certo. Anzi. Si parla di una strada piena di buche, non asfaltata da circa 40 anni, e che non consente il passaggio di due auto in contemporanea proprio in ragione di tali autentici fossi in condizioni normali.Ma questo non è tutto, perché al di là di un’emergenza medica che può capitare in ogni momento a chiunque, devo mettere in rilievo come fra i residenti vi siano malati cronici e invalidi, alcuni soggetti a terapie quotidiane. Persone che dunque non possono restare forzatamente in casa per uno o più giorni a causa del cattivo tempo. Ecco perché il prossimo inverno il Comune offrirà loro una prospettiva più rassicurante”.
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