di STEFANIA PAPALEO
Non era rientrata al lavoro. E nessuno l'aveva vista in giro negli ultimi giorni. Tanto quanto bastava per far scattare l'allarme. Quindi, la tragica scoperta.
Serafina Scialò, 63 anni, originaria di Catanzaro ed ex moglie del cantante Umberto Tozzi, era morta già da due giorni quando, venerdì scorso, i carabinieri l'hanno rinvenuta nel suo appartamento di Udine. La notizia è trapelata solo oggi e ancora non si conoscono ufficialmente le cause del decesso, intorno al quale aleggia un velo di mistero.
Sulla sua pagina Facebook, infatti, si leggono diversi post contenenti richieste di aiuto. Serafina si sentiva minacciata. Ma gli scritti appaiono confusi, nè si parla di denunce formali. A far luce sul decesso saranno adesso i carabinieri del luogo, che hanno posto sotto sequestro la salma in attesa che il magistrato decida sull'autopsia, che la stessa donna aveva sollecitato, sempre tramite un post su Facebook, per quando sarebbe morta.
Serafina Scialò e Umberto Tozzi sono stati sposati dal 1979 al 1984 e nel 1983 hanno avuto un figlio, Nicola Armando Tozzi. La donna, attualmente, lavorava in un istituto cittadino. l’Educandato Uccellis di Udine, a pochi chilometri dalla sua abitazione, come collaboratrice scolastica. E sono stati proprio i responsabili della struttura a lanciare l'allarme non avendola vista rientrare dopo le vacanze di Natale.
Ora non resta che attendere gli esiti degli accertamenti portati avanti dagli uomini della Scientifica per definire le cause della morte improvvisa della donna.
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