Molinaro (Lega): "No al divieto di macellazione dei suini per l'autoconsumo"

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"La decisione assunta, peraltro alla vigilia del periodo di macellazione, ha creato malcontento e disagi oltre ad incidere in modo negativo su quella, che in Calabria è una tradizione millenaria".

  23 ottobre 2020 18:45

“Occorre sospendere con effetto immediato la disposizione del settore 12 di Medicina Veterinaria della Regione Calabria che di fatto impedisce a tutte le Aziende sanitarie provinciali nell’anno 2020/2021, ritenendolo “non opportuno”, effettuare il servizio ispettivo a domicilio come negli anni passati per la macellazione dei suini".

E' quanto dichiara in una nota il consigliere regionale della Lega Calabria, Pietro Molinaro.

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"A tal fine ho scritto  - si legge nella nota - una lettera al Presidente f.f. Nino Spirlì e al Direttore Generale Dipartimento Salute dott. Francesco Bevere affinché dispongano il ritiro con effetto immediato della disposizione cui si fa riferimento”.

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Molinaro ne spiega i motivi. "La macellazione, non può essere fatta soltanto presso le strutture di macellazione autorizzate, che, nella regione sono poche e si trovano a notevole distanza. Una siffatta previsione, provoca costi notevoli alle famiglie contadine e quindi per loro diventa antieconomico".

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Molinaro ricorda che chi alleva suini per uso e consumo personale, in questi anni, si è registrato alle ASP di competenza ottenendo un codice aziendale per autoconsumo familiare dell’animale e di fatto sottoponendosi alla vigilanza sanitaria dei servizi veterinari.

"La decisione assunta, peraltro alla vigilia del periodo di macellazione, ha creato  - dichiara  - malcontento e disagi oltre ad incidere in modo negativo su quella, che in Calabria è una tradizione millenaria".

"Non si può fermare tutto e bloccare dall’oggi al domani le macellazioni aziendali per autoconsumo delle famiglie contadine  - conclude Molinaro - è una scelta  infelice e assolutamente da rivedere ripristinando le disposizioni precedenti. Interrompere un circuito virtuoso e positivo sarebbe letale per il reddito di molte famiglie e per l’attività produttiva".

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