Monitoraggio tv, siglato accordo tra CoReCom e università di Reggio Calabria e Messina

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La sede del Consiglio regionale
  23 settembre 2019 17:15

Partirà dalla Calabria l'innovazione tecnologica dei Corecom italiani, nel settore del monitoraggio e videoregistrazione delle emittenti televisive pubbliche e locali nel controllo sul rispetto delle regole sui  limiti qualitativi dei messaggi pubblicitari nel palinsesto, sul rispetto delle fasce protette e della par condicio politica.

Lo farà il CoReCom Calabria attraverso l'accordo di collaborazione sottoscritto a palazzo Campanella, a Reggio Calabria, con l'Università degli Studi di Messina e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali (DICEAM) dell'Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria, e finalizzato alla reingegnerizzazione del sistema di monitoraggio e videoregistrazione delle emittenti televisive, digitali ed on-line, attraverso innovativi sistemi di gestione dei Big Data. L'accordo - sottoscritto dal presidente del Corecom Calabria Pino Rotta, e dai rettori, dell'Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea e della "Mediterranea" Santo Marcello Zimbone - prevede l'istituzione di 5 borse di studio che coinvolgeranno giovani studenti dei due atenei per la creazione di software e hardware di ultima generazione in grado di utilizzare le tecniche di elaborazione e analisi dei Big Data. La realizzazione sarà coordinata dai docenti Carlo Morabito, della "Mediterranea" e Massimo Villari dell'Università di Messina.  "È il punto di arrivo di un percorso iniziato dal Comitato regionale per le Comunicazioni fin dal suo insediamento - ha detto il presidente del Corecom Calabria, Pino Rotta - che farà del Corecom calabrese un modello. Saremo i primi ad usare questa tecnologia di ultima generazione che metteremo a disposizione di tutti gli altri Corecom d'Italia, molti dei quali, oggi, si affidano a società esterne per la gestione di questo servizio". "Il Corecom calabrese - ha sostenuto il segretario del Corecom Calabria Frank Mario Santacroce - è tra i pochi comitati italiani ad avere una gestione 'in home' del servizio, con garanzia di qualità ed economicità delle prestazioni. Basti pensare che in media nell'ultimo triennio sono state monitorate oltre 3200 ore di trasmissioni. Numeri che pongono la Calabria al primo posto nella classifica nazionale". Il vicepresidente del Corecom Calabria Massimiliano Cileone, dal canto suo, ha fatto notare l'aspetto della ricaduta più adatta di risorse pubbliche destinate a giovani laureati del territorio". "

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Gli aspetti tecnici del protocollo sono stati illustrati dal direttore del Corecom Rosario Carnevale che lo ha definito "una scommessa, un'avventura, in continuità con il lavoro realizzato in house grazie ad ingegneri delle nostre università che hanno realizzato un sistema che tutta l'Italia ci invidia e questo è un punto d'orgoglio per il nostro territorio".

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