
Di SETTIMIO PAONE
Il periodo natalizio veste il mondo intero di luci, colori, speranze rinnovate. È il tempo in cui le case si riempiono di alberi addobbati, presepi curati con amore, tradizioni che sanno ancora parlare al cuore. Ma è anche nelle chiese, custodi di fede e bellezza, che il Natale trova alcune delle sue espressioni più alte: presepi monumentali, autentiche opere d’arte che raccontano, con immagini e scenografie, il mistero della nascita di Gesù.
A Montauro, nella splendida Chiesa Matrice dedicata a San Pantaleone, quest’anno il presepe è un vero capolavoro. Un’opera che sorprende, emoziona e invita alla contemplazione. A realizzarlo è stato Mimmo Iannelli, appassionato e talentuoso interprete dell’arte presepiale, affiancato da Pino Froio e Aldo Frustaci, che hanno contribuito con dedizione e maestria alla sua costruzione.
Il risultato è un presepe di grandi dimensioni, curato nei minimi dettagli, dove gusto, arte e tecnica si fondono in un insieme armonioso. Le scenografie, illuminate con sapienza, ricreano l’atmosfera della Notte Santa, mentre i personaggi, collocati con attenzione quasi teatrale, danno vita a una narrazione visiva che cattura l’occhio e la mente.
Una particolarità affascinante dell’allestimento è la presenza di tre distinti punti di osservazione, studiati per permettere ai visitatori di cogliere ogni sfumatura: dalle architetture minuziose, ai giochi di luce, ai gesti quotidiani dei figuranti che rendono il presepe incredibilmente vivo. Ogni prospettiva offre emozioni differenti e invita a soffermarsi, a scoprire particolari sempre nuovi.
Questa creazione si inserisce con naturale eleganza nel contesto architettonico della Chiesa Matrice, dialogando perfettamente con lo stile e la sacralità del luogo. È come se l’antico e il nuovo si incontrassero in un abbraccio armonioso, facendo del presepe non solo un allestimento natalizio, ma una vera esperienza di fede e di bellezza.
A Montauro, anche quest’anno, il Natale non è solo una festa: è un sentimento che si fa arte, comunità e tradizione. E il presepe di Mimmo Iannelli, Pino Froio e Aldo Frustaci ne è una testimonianza luminosa.
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