"C’è una differenza sostanziale tra fare opposizione in modo costruttivo e occupare un seggio solo per dire “no” a tutto. L’ultima seduta del Consiglio Comunale di Montauro lo ha dimostrato ancora una volta in modo evidente", dichiara Marco Staropoli, consigliere comunale. Durante il Consiglio, alcuni esponenti della minoranza hanno presentato quella che definivano una “mozione” per chiedere la revoca di una delibera di Giunta. "Una richiesta – sottolinea Staropoli – che non solo era del tutto fuori luogo, ma anche fuori dalle regole. Non si trattava affatto di una mozione, ma al massimo di un interpello. E soprattutto, è bene ricordarlo, il Consiglio comunale non ha competenza per revocare atti della Giunta. Lo stabilisce la legge, non un’opinione politica".
A fronte di questa situazione, Staropoli ha presentato una mozione d’ordine per riportare l’assemblea al rispetto delle competenze istituzionali. "La politica può anche dividere sulle idee – continua – ma non può ignorare le regole. E in questo caso non si è trattato di una semplice svista, ma di una vera e propria dimostrazione di impreparazione e superficialità".
Il consigliere evidenzia anche l’atteggiamento della minoranza, accusata di concentrarsi unicamente su un solo argomento: il centro comunale di raccolta. "Su bilanci, servizi, investimenti e programmazione, il vuoto è totale. Nessuna proposta, nessun contributo, nessuna visione. Solo un’opposizione sterile e pretestuosa".
"Il centro di raccolta – prosegue Staropoli – è una risorsa fondamentale, soprattutto per un Comune come il nostro che, nei mesi estivi, affronta un forte incremento della produzione di rifiuti. Bloccarne la realizzazione non rappresenta una vittoria politica, ma un danno concreto per l’intera comunità. E chi lo ostacola senza proporre soluzioni alternative si assume una responsabilità politica grave".
Il consigliere segnala inoltre un episodio emblematico: "Qualcuno ha addirittura proposto di spostare il centro “a Botterio, in Marina”. Peccato che gli stessi che oggi parlano di “residenze fittizie” da parte dei catanzaresi siano gli stessi che vorrebbero collocare l’impianto proprio dove risiedono questi cittadini. Un’evidente contraddizione che rivela un atteggiamento ipocrita e incoerente". "Oggi – conclude Marco Staropoli – chi si oppone non lo fa per amore del territorio, ma per mero calcolo elettorale, nella speranza di rimettere insieme una coalizione che ancora non esiste e che fatica persino a costituire un gruppo consiliare. Ma la politica non si fa con le scorciatoie e non si governa un paese con l’unico intento di ostacolare. Continuerò a lavorare – anche da solo, se necessario – per una politica che costruisce, non che urla. Montauro non è un palcoscenico: è una comunità viva. E i cittadini sanno perfettamente distinguere chi lavora davvero da chi si limita a fare spettacolo".
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